L’uso di offrire le donne di casa agli ospiti si può trovare in tutte le parti del mondo. Nel medioevo era particolarmente diffuso tra le popolazioni tartare e mongole, e nella maggior parte dei casi è intimamente connesso con la religione.
Ciò che noi chiamiamo paganesimo, inteso come diverso dal cristianesimo, era, ed è, una religione altrettanto reale per i pagani quanto lo è il cristianesimo per coloro che vi aderiscono.
Oggi, dopo 2000 anni di cristianesimo, vi sono assai più non cristiani che cristiani, anzi per la stragrande maggioranza, la popolazione mondiale non aderisce al cristianesimo ed il rapporto è di almeno 1 a 5 a favore dei non cristiani (mussulmani, induisti, buddisti, taoisti, ecc.).
Per quanto insignificanti possano parere gli usi pagani di alcuni di noi, non bisogna mai dimenticare che vi sono moltissime persone che non vedono differenze essenziali tra le religioni dell’uomo. Quale è esattamente la differenza tra l’abito caratteristico di un medico stregone africano ed i paramenti di un prete cattolico all’altare?
I cristiani hanno in orrore la poligamia; ma la poligamia, che è stata assai lunga a morire, gode di una potente sanzione religiosa.
I primi ebrei erano indubbiamente poligami; secondo Maimonide, “gli ebrei d’Europa avevano parecchie mogli fino al tredicesimo secolo”.
Il concubinato dei preti cristiani attraverso il medioevo era semplicemente poligamia.
Ogni uomo che mantiene delle amanti, ai giorni nostri, è un vero e proprio poligamo.
L’islamismo è una religione in cui la poligamia ha sempre avuto una parte di primo piano, non solo in questo mondo, ma nel paradiso colmo di stupende Uri, nel quale tutti i fedeli si ritroveranno.
“La poligamia”, ci dice F. H. Norton dell’American Bureau of Literary References, “pare non fosse stata completamente sradicata tra i cristiani del sesto secolo. Troviamo infatti stabilito in quest’epoca nei canoni di uno dei loro concili che se qualcuno è sposato a molte mogli deve fare penitenza. Persino i preti in quell’epoca praticavano la bigamia. Troviamo stabilito, in un altro concilio a Narbona, che quei chierici che erano bigami dovessero essere soltanto presbiteri e diaconi e non doveva esser loro permesso di celebrare matrimoni e di consacrare l’ostia.
Nell’ottavo secolo Carlomagno aveva due mogli.
Sigeberto e Chilperico ne avevano pure parecchie, secondo Gregorio di Tours.
Ma troviamo un caso di bigamia e poligamia ancora nel sedicesimo secolo. Filippo, un principe tedesco di Assia-Kassel, ottenne da Lutero e da un sinodo di sei riformatori il permesso di sposare una seconda moglie durante la vita della prima, il che si affrettò a fare.”
Giovanni di Leida, capo degli Anabattisti a Munster in Germania, nel 1533 annunziò pure il suo diritto di sposare quante mogli avesse voluto, come i re di Israele: ne sposò 17.
Non si può negare che la maggior parte dei re in Europa non fossero altro che poligami, a dispetto della loro devozione alla religione cristiana.
La poligamia era, naturalmente praticata da molte razze selvagge, ed esse non avevano la scusa di una religione dettata loro da Dio.
In America quasi tutte le antiche razze erano poligame. Si dice che Montezuma, all’epoca dell’invasione spagnola, avesse tremila donne. Può darsi però che si tratti di una invenzione religiosa cattolica volta a screditare il disgraziato imperatore del Messico.
Si dice anche che gli incas sposassero soltanto la propria sorella, ma che fosse loro permesso di avere delle concubine. Mentre i peruviani, che all’inizio non avevano un vero e proprio matrimonio tenevano in comune le donne; più tardi divennero poligami.
Lo erano pure i brasiliani nei tempi più antichi, e pare che lo siano ancora oggi, ma non al sole.
In effetti, per quanto possa essere spiacevole la verità, qualcosa come i quattro quinti dell’umanità praticava la poligamia, e “la sua eliminazione”, dice E. B. Foote, “costituisce una parte non trascurabile del ‘fardello dell’uomo bianco’ “, ma non solo, aggiungiamo noi.