Il MIT ha lanciato la piattaforma per l’auto-determinazione delle persone trans nell’affermazione di genere. A riguardo, ieri si è tenuta alla sede del MIT di Bologna, la conferenza stampa di presentazione della riforma della Legge 104 del 1982.
Sono intervenuti Porpora Marcasciano, Presidente Mit, Regina Satariano, Resp. Consultorio Transgenere, gli avvocati Matteo Bonini e Giovanni Guercio, Gioele Hyland, Presidente Gender X.
La proposta di rettifica della Legge 104 riguarda l’attribuzione di sesso, nello specifico la rettifica anagrafica sulla base della sola autocertificazione della persona interessata. Ciò significa che la che la propria identità di genere non deve per forza corrispondere al sesso attribuito nell’atto di nascita.
Durante la conferenza stampa sono stati citati I 10 principi ispiratori su cui dovrebbe basarsi la riforma, che elenchiamo di seguito in forma abbreviata:
1. Riconoscimento del diritto all’identità di genere e all’espressione di genere e divieto di discriminazione;
2. Libertà della scelta delle modalità di attuazione del percorso di affermazione di genere con eliminazione dell’autorizzazione giudiziaria all’intervento chirurgico;
3. Terapie ormonali gratuite
4. Rettifica anagrafica del sesso fondata, per I maggiori di 16 anni e col consenso dei genitori se minorenni, solo se l’interessato attesta che la propria identità di genere non corrisponde a quella del sesso attribuito alla nascita;
5. Rettificazione anagrafica del sesso all’Ufficio di Stato civile e cambiamento di altri documenti solo sulla base di una autocertificazione del nuovo atto di nascita;
6. Possibilità di cambiare solo il prenome sull’atto di nascita e altri documenti, anche in assenza di rettificazione di sesso;
7. Divieto di intervento medico su neonati e minori intersex;
8. Divieto di terapie riparative per orientamento sessuale, idendità ed espressione di genere;
9. Aggiornamento delle linee guida ministeriali per la piena inclusione nelle scuole, il rispetto delle persone trans detenute, il rispetto delle persone trans in occasione del voto, una sanità accessibile e rispettosa della salute delle persone trans;
10. Rispetto rigoroso della privacy
Regina Satariano, al termine della conferenza stampa ha dichiarato: “dobbiamo comprendere che i tempi sono diversi rispetto alla legge n. 164 fatta nel 1982. Se la logica è quella di adeguarsi ai tempi, non bisogna meravigliarsi se troviamo una legge che non è di pari passo con quello che oggi è utile. Succede perchè semplicemente sono cambiati i tempi, i movimenti e anche i bisogni delle persone”.
E ha proseguito: “Io dico che i 10 punti di cui abbiamo parlato in conferenza stampa possono essere cambiati, modificati, tutto quello che si vuole. Quello che il Consultorio Transgenere, MIT e le altre associazioni chiedono è di unirsi tutti insieme, parlare e portare avanti un fronte comune per migliorare. Spesso si litiga tra noi per cose così futili, quando basterebbe fermarsi un attimo, guardarsi negli occhi e capire che si sta lottando per le stesse cose”.
Ed ha concluso: “in questo caso, c’è molto da migliorare e si può fare insieme, non cancellando quello fatto fino ad oggi, semmai aggiungendo, migliorando e trovando una convergenza. Tutti insieme si va avanti e si può fare molto di più rispetto ad essere disuniti”.
Piccole Magazine continuerà a tenervi aggiornati rispetto a questa importante questione che riguarda i diritti e la dignità di tutte le persone transgender, continuate a seguirci.