Sono Matteo, un uomo di 32 anni che ha sempre voglia di sperimentare la bellezza del sesso. Mi piace moltissimo scoprire il lato più trasgressivo delle persone e l’esperienza che ho vissuto con alcuni dei miei più cari colleghi è qualcosa di totalmente inaspettato ma che mi ha permesso di toccare con mano quanto sia bello godersi un rapporto diverso dagli altri.
Quello che inizialmente era solo un incontro di lavoro, o meglio un pic nic di lavoro e che poi è diventato una passionale orgia che mai potremo dimenticare. Per me è stato uno dei momenti più belli e che ancora oggi ricordo con estremo piacere.
Ecco perché è giusto condividere quello che ho vissuto assieme ad altre persone che sanno perfettamente cosa intendo. Siamo sempre stati molto affiatati e proprio per questo siamo diventati, col passar del tempo, molto più che dei semplici colleghi di ufficio. Un rapporto piccante che ha reso molto più leggero anche il clima di lavoro e ci ha permesso di mettere da parte il nervosismo che spesso si accumula.
Era già qualche settimana che c’era un po’ di nervosismo tra di noi o comunque alcune situazioni non del tutto chiarite.
Ma negli ultimi tempi il clima iniziava a farsi pesante, le chiacchierate sempre meno frequenti e non mancavano di certo le litigate tra di noi anche per futili motivi.
Ciò ha finito per minare alla nostra serenità e soprattutto per portarci a non svolgere al meglio il nostro lavoro.
Motivo per cui un giorno ci arrivò una comunicazione da parte dei superiori in cui venivamo invitati a trascorrere una giornata assieme. La cosa particolare era che non si trattava di un evento, un meeting o altro: ci veniva proposta un pic nic aziendale a raccogliere castagne.
Subito pensammo ad uno scherzo e d’altronde sarebbe difficile non farlo immediatamente. Chiedemmo lumi ad alcuni dei superiori e ci confermarono che quella doveva essere un’occasione per conoscerci meglio ed essere più sereni tra noi, non solo al lavoro.
Nei giorni successivi la cosa aveva finito già per avere degli effetti positivi. A volte capitava di scherzare tra noi su questa cosa, sulle castagne e ciò che maggiormente mi colpì fu il fatto che non mancavano alcune allusioni sessuali su ciò che si potrebbe fare ad un pic nic.
Inizialmente, alcuni di noi sembravano imbarazzati, ma alla fine questo tipo di frasi iniziavano a divertirci e coinvolgerci con piacere. Iniziammo ad organizzare questa uscita che sembrava qualcosa di particolare ma che, nel contempo, ci invitava a fare gruppo e avremmo messo da parte quelle ruggini legate al lavoro che inevitabilmente finiscono per rovinare qualsiasi rapporto.
Io ero emozionato, anche perché avrei avuto modo di avere maggiore intimità con Lucia, una collega single alla quale ho sempre fatto una corte molto mascherata. Ecco perché iniziavo ad attendere con grande tensione ed anche emozione la nostra uscita d’ufficio. Un’occasione importante per noi e che ci avrebbe dato la concreta possibilità di sperimentare nuovi rapporti.
Il giorno del pic nic aziendale ci incontrammo in una delle montagne vicine alla nostra città. Era strano vedersi in tenuta sportiva e non con i soliti abiti di lavoro che spesso sono qualcosa di eccessivamente formale.
C’erano tutti: Marco, Paolo, Antonella, Lucia, Rosaria e anche Guido, che solitamente era molto restio a passare del tempo insieme a noi.
Fin dal primo momento notai che le ragazze erano in tenuta ginnica particolarmente piccante.
Fu un modo per riscoprire il lato hot di alcune di loro dato che mai avrei immaginato: ad esempio, vedere Antonella con un leggins particolarmente aderente e che lasciava poco spazio all’immaginazione.
Iniziammo così la nostra passeggiata in montagna, con un clima particolarmente gradevole nonostante fossimo in periodo settembrino. Non persi occasione per dare uno sguardo in più a Lucia e alla sua tuta molto provocante ed eccitante. Passeggiavamo e ridevamo per qualsiasi cosa succedesse anche perché non eravamo certo abituati a passare una giornata in questo modo. Tra colleghi per giunta.
La mattinata passò e arrivammo in una casetta dove c’era un gentilissimo custode che ci aspettava.
Infatti, i nostri superiori avevano provveduto ad affittarla in maniera tale da farci condividere un pasto che ci avrebbe permesso di continuare la nostra passeggiata.
Entrammo e notammo come fosse calda ed accogliente, a tratti quasi romantica.
Ci ritrovammo, come mai prima d’ora, gli uni accanto agli altri su un divano molto grande.
Eravamo pronti per mangiare e notavo che alcune colleghe non facevano nulla per evitare gli sguardi di noi uomini.
Iniziò a crearsi un’atmosfera particolarmente provocante, le battute tra noi iniziavano a salire di tono e con esse anche i doppi sensi. Fu così che ad un certo punto ci ritrovammo a parlare di orge e di quanto potessero essere eccitanti.
A nessuno mai era capitato di partecipare ad una di queste ed ecco che Paolo con tono scherzoso esclamò: “E se provassimo oggi?”.
Lì per lì forse nessuno fece caso al fatto che era serio in realtà e ridemmo tutti. Ma ad un certo punto notammo come le nostre colleghe decisero di prendere quella cosa come un serio invito.
Iniziarono a sedurci e a provocarci fino a spogliarsi quasi completamente. Rimasero a seno nudo ed iniziarono a baciarsi invitandoci ad avvicinarci.
Non credevamo ai nostri occhi: avere delle donne con quella lingerie sexy e che erano solo delle colleghe era qualcosa di molto piccante. Ecco perché non ce lo lasciammo dire due volte ed iniziammo a baciarci gli uni con gli altri, pronti ad immergerci in qualcosa di molto trasgressivo.
Lucia ad un certo punto prese dei sex toys dalla sua borsa mentre Paolo e Marco la leccavano e la masturbavano.
Con quelli lei iniziò a giocare in una maniera così provocante che non riuscii a resistere. Mi avvicinai e iniziai a penetrarla come avevo sempre desiderato negli ultimi tempi.
Quella fu per me un’occasione di concreta trasgressione che mi permise di capire quanto fosse bello il sesso di gruppo. E soprattutto mi ha permesso di dire addio a tutti quei preconcetti a cui normalmente ero abituato ormai.
Non mi aspettavo di vedere quanto fossero porche anche Antonella e Rosaria che a lavoro sono sempre molto composte. Una delle due prese la sua maschera da unicorno ed iniziò a masturbare l’altra che nel frattempo ansimava.
Il tutto mentre noi ci accoppiavamo gli uni con le altre. Senza dimenticare il vibratore che in quella occasione divenne occasione di trasgressione sia per le donne che per noi uomini.
Lucia lo mise nel mio ano e io feci lo stesso con lei: fu qualcosa di assai eccitante, ecco perché godevamo come mai era successo prima d’ora. Oltre a dover considerare che Paolo aveva con sé la sua bambola di silicone che era un modo per far capire quanto avesse voglia di fare sesso in una maniera diversa.
Provocava le ragazze che così erano più tentate da leccargli il pene e soprattutto da farle vivere un’esperienza molto eccitante. Ecco perché posso dire con certezza che quella fu la mia prima volta in un’orgia: e devo ammettere che mai avrei pensato che potesse essere così bella e provocante. La ripeterei immediatamente, se potessi ancora con i miei colleghi.