Scendo lungo le scale ripide, verso un bancone dove ci aspetta un uomo dal sorriso cordiale. Andrea mi accompagna come solo un marito sa fare. Mi trovo a camminare delicatamente in una sala spaziosa, tra persone che chiacchierano, ballano, bevono e cercano scambi di piacere. Uomini e donne fuggiti dalle loro grigie quotidianità, qui vestono abiti luccicanti sotto luci brillanti e sensuali.
Seguo Andrea fino al bar sui miei tacchi, facendo attenzione a non inciampare o esagerare nella lunghezza del passo, visto che il mio abitino nero è stretto e non mi permette chissà quali movimenti. Iniziamo a bere e a guardarci intorno, lui in modo molto più sereno del mio. Guardo il bicchiere e penso che resterà deluso perché non riuscirò a lasciarmi andare. Eppure in fin dei conti ho deciso con lui di venire qui, l’ho fatto mentre ero a letto sotto il suo corpo. Sento chiamare una Clara. Che strano, non è poi un nome tanto comune. È Andrea che mi chiama, vuole presentarmi un uomo e una donna che sono apparsi lì davanti provenienti da chissà dove.
Franco e Marta. Lui è un bell’uomo alto, fisico asciutto e sguardo intenso, di quelli che ti danno l’impressione di leggerti dentro in ogni istante. Lei indossa una gonna di lino nero e una camicetta intonata e uno smalto per unghie viola. Il suo naso ha qualche lentiggine, e la sua pelle è liscia come la seta, senza dubbio è una bella donna. Franco parla con una voce calma e profonda che mi fa vibrare il corpo.
I convenevoli durano davvero poco. Chissà se è la norma in posti come questo. Eppure mi pare che tante coppie siano lì a chiacchierare da molto tempo senza muoversi dai divani blu elettrici. Fatto sta che stiamo attraversando un corridoio ai cui lati ci sono diverse stanze, tra le quali anche una sauna per chi decide di rilassarsi profondamente. Franco e Marta si muovono con scioltezza, si vede che sono dei frequentatori abituali. Entriamo in una grande stanza con le pareti rosse. Al centro un enorme letto circolare su cui un paio di coppie si sono trasformate in un unico e armonioso groviglio di corpi. In un angolo silenzioso una coppia di donne si bacia lentamente. Marta carezza subito il sesso di mio marito. Indossa solo un completo di lingerie sexy. Mi scappa un sorriso che Franco interpreta come un via libera. Inizia a toccarmi il seno, la schiena, i fianchi. Sarò sua, lo so subito, e non voglio resistere a questa emozione. La sua mano sale tra le mie gambe fino a toccarmi le labbra. Gli mordo il collo di scatto. Non avrei voluto farlo ma non ho avuto il tempo di fermarmi.
Mi volto e vedo una donna che all’improvviso alza la gonna e si butta giù sul cazzo dritto di un uomo che aspettava sotto di lei. Appoggia le mani sul petto di lui e perde ogni ritegno o freno. Lui non ha speranze, è suo. Guardo Franco, lo allontano di pochi centimetri e sfilo il vestito restando col solo tanga trasparente addosso. Resta immobile per qualche secondo, prova a baciarmi lentamente, ma non ce la fa. Si spoglia mostrando un sesso enorme. Guardo Andrea che mi stava fissando compiaciuto. Nemmeno il tempo di ricambiare che Franco mi ha stesa sul letto poggiando il suo enorme membro sul mio sesso. Giro la testa per controllare se c’è qualcuno che sta assistendo allo spettacolo. Vedo uomini e donne intenti negli scambi di piacere. C’è qualcuno che gioca con i sex toys. Solo un ragazzo sembra interessato a noi. È bello, muscoloso come un nuotatore. Braccia forti e fisico scolpito che emerge dalla sua camicia stretta. Chissà cosa pensa di noi, magari pensa che siamo degli scambisti abituali. Il suo sguardo mi eccita ancora di più, mi sento come la protagonista di un porno.
Incrocio di nuovo lo sguardo di mio marito. Che strano, lui mi sorride, come quando gli dico che lo amo, ma stavolta lo fa perché Franco è appena entrato dentro di me. Guardandomi in questo modo mi sta facendo capire che non c’è scena al mondo che avrebbe voluto vedere più di questa. È fatto così. Sento il rumore dei colpi di Franco dentro di me. Sono follemente eccitata, potrei accogliere un pene di qualsiasi dimensione senza soffrirne. Assomiglia al suono degli schiaffi. Raggiungo velocemente il mio primo orgasmo, mentre questo sconosciuto che mi sta sopra sembra solo all’inizio. Rallenta fino quasi a fermarsi. Chiede se va tutto bene, per risposta gli sorrido e gli dico grazie. Con delicatezza mi fa girare e mettere in ginocchio. Lo sento entrare in me con una forza animalesca, non lo sapevo ma non aspetto altro. Vedo Andrea scopare Marta, sento Franco rifilarmi colpi su colpi, vedo tanti altri corpi che si penetrano, godono, si tendono, rilassano e riposano. Gli orgasmi si accavallano o forse no, non so dire.
Vedo un uomo togliere la culotte di una donna che sembra essere da sola. Ricordo di aver letto da qualche parte che quello era un comportamento poco lecito in un club privée. L’etichetta vuole che sia la donna a farlo. Franco esce, si stende, mi mette a cavalcioni su di lui assestando un colpo che spazza via ogni pensiero. Ha affondato il suo sesso dentro di me come se dovesse restarci per sempre. Riapro gli occhi dopo qualche secondo e mi guardo intorno. Sono tutti ubriachi di piacere. Ogni uomo e donna sta assaggiando il corpo di qualcun altro. Tutti vanno verso un finale tanto scontato quanto cercato e meraviglioso.
I suoi colpi continuano e lo sento sparire dentro di me. Ormai sono completamente nuda, ma non faccio più caso a chi mi guarda. Franco stringe i miei fianchi per dirigere il mio su e giù su di lui. Andrea è su Marta. Entra ed esce dal suo corpo con esasperante lentezza. Le bacia il seno, il torace, il collo e ogni centimetro di pelle che può raggiungere con la bocca. Adesso lo sento martellare dentro di me, sta perdendo il controllo e io sento il corpo sciogliersi completamente su di lui. Il resto della stanza scompare, mi abbasso su di lui e allargo ancora di più le gambe per lasciargli tutto lo spazio che desidera. Col filo di voce che mi resta gli sussurro di venirmi dentro. Le sue dita affondano ancora di più nel mio corpo. Ha perso ogni freno. Eccolo, lo sento, sta per arrivare. Stringo la mia fica per non perdermi nulla e lui mi ripaga con un fiotto caldo che mi tira fuori un urlo liberatorio. La mia bocca è secca, sento l’aria entrare e uscire con difficoltà. Mi lascio cadere sul suo fianco. Posso vederlo senza voltare la testa. La linea netta della sua mascella, le labbra socchiuse sfinite. Poggia una mano sul mio ventre mentre io resto ferma, immersa nella calda sensazione di piacere. Lentamente le voci e i gemiti degli altri tornano a farsi sentire. Riconosco la voce di Andrea.
In un attimo sono in piedi, nuda. Loro lo stanno facendo. Alzano lo sguardo, lei sorride. Lui si volta di nuovo per baciare i suoi capezzoli. Lo vedo spingere ancora e ancora, fino a quando il suo sesso scompare in quello di Marta. Posso vedere il punto in cui si incontrano. Andrea inarca la schiena per scaricarle dentro tutta la sua passione. Non so muovere i piedi. Noto il ragazzo muscoloso che mi fissa di nuovo. Ha il suo bellissimo sesso puntato verso di me. Sento il desiderio che riprende a bruciarmi il corpo, ricambio lo sguardo e mi dirigo verso di lui. Il mondo degli scambi di piacere è il mio mondo. Ora lo so.