Finalmente durante l’appello d’esame, gli studenti trans dell’Università La Sapienza di Roma, potranno essere chiamati con il nome che si sono scelti. Il doppio libretto, o carriera Alias, infatti, permette loro di essere identificati con il genere corrispondente al loro aspetto. Per averlo inoltre non bisogna aver intrapreso necessariamente il percorso di transizione.
Il doppio libretto è stato approvato pochi giorni fa dal senato accademico. A proporre la sua istituzione sono stati il sindacato studentesco Link e Prisma, collettivo LGBTQIA. Molti studenti avevano difficoltà in sede d’iscrizione o d’esame, quando venivano registrati e chiamati con un nome con cui non si identificavano.
Mattia Scandolo, senatore accademico all’interno del sindacato Link Sapienza ha così dichiarato: “abbiamo lottato tanto e alla fine abbiamo ottenuto l’introduzione della carriera Alias per persone trans. Il regolamento approvato prevede la possibilità che chiunque possa usufruire del servizio. E’ stato aggiunto inoltre che non c’è l’obbligatorietà di intraprendere il percorso di transizione per ottenere questo doppio libretto”.
Da Prisma invece aggiungono: “è stata introdotta la necessità di una certificazione da parte dello studente o della studentessa. Questa certificazione può essere rilasciata da un generico ente competente. Questa intanto è una prima importante vittoria che tutela le persone trans”.
Grande soddisfazione viene anche dal portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo e da Richard Bourelly di Azione Trans: “il libretto è rivolto alle persone trans che hanno già cambiato il loro aspetto. Consente loro di essere identificate con il nuovo nome durante l’appello o gli esami. Questo anche per evitare quelle situazioni di umiliazione che portano le persone trans ad abbandonare gli studi. Era intollerabile che, ad esempio, in un’aula con centinaia di studenti e durante l’appello o un esame uno studente che tutti pensano che sia uomo veniva chiamato con il nome di donna o viceversa”.
E proseguono: “ora chiediamo al Rettore che sia realmente operativo al più presto, come previsto dalla delibera di oggi. Solo così potranno usufruirne sin da subito gli studenti trans, in particolare le nuove matricole.“