Safira Bengell attrice; comendadora e attivista culturale per i diritti umani; diploma di laurea in Performing Arts e risorse umane. Già supervisore nello Stato brasiliano di Piaui per i centri culturali e già membro del STD AIDS nel Comune di Teresina.
E’ diventata una sorta di ambasciatrice delle persone trans in tutto il mondo, per il suo impegno nelle politiche pubbliche, che favoriscono la popolazione transgender.
Con lei, si è aperta una opportunità in Brasile per le trans, che vedono accolte le loro richieste tramite l’ufficio del difensore civico, per ottenere il cambio di nome nella carta d’identità. E’ stata la creatrice dei concorsi di bellezza transgender nel mondo, che ha visto diversi paesi aprirsi a questa realtà.
In Italia ha ricevuto diversi titoli, tra cui “Regina Notte Milanese” ed ha partecipato ad innumerevoli programmi su Rai e Mediaset; inoltre ha girato diverse pellicole cinematografiche. E’ stata citata da innumerevoli settimanali ed era la socia proprietaria del mitico “American Disaster”.
Questo in un periodo nel quale era fortemente difficile, a causa dei pregiudizi, che non permettevano l’ingresso delle trans nelle discoteche americane e nei club del sud del continente.
Quando ha iniziato ad organizzare i concorsi ?
Ho iniziato nel 1970 al Cabaret Casanova, in cui avevo come madrina Elke Maravilha.
Quale caratteristiche dovrebbe avere una miss ?
Penso che una autentica miss dovrebbe essere una donna colta, elegante e con un portamento di classe.
Come ha risposto il pubblico alle sue manifestazioni ?
Sempre molto bene, perché sono in ogni circostanza stata molto professionale ed i miei eventi sono stati presentati con un lavoro di grande promozione.
Ho ricevuto il titolo di “ Regina di Milano Notte”, assegnato dalla rivista VIP ed innumerevoli
premi nel corso degli anni. Ho vissuto in Italia e la mia attività è stata riconosciuta e apprezzata dalla Stampa.
Quali obbiettivi ha raggiunto fino ad oggi ?
Credo che una artista difficilmente possa raggiungere obiettivi tanto soddisfacenti quanto ho avuto io, perché sono riuscita a soddisfare le aspettative del mio pubblico.
Che cosa prevede per il futuro?
Credo che la vita mi riserverà ancora molte sorprese e saprà gratificarmi delle delusioni, che come tutti, anche io ho incontrato. Ringrazio Dio che ha consentito che la mia attività fosse una grande maratona senza finire dopo una breve corsa.
Che consigli darebbe a chi volesse organizzare un concorso ?
Ho sempre fatto delle mie manifestazioni un modello di professionalità e sono sicura che tra le tante qualità questa sia la maggiore. La professionalità, l’etica, l’impegno debbono superare ogni difficoltà ponendo la persona oltre i propri limiti.
Secondo lei i tempi sono molto cambiati rispetto ha quando ha iniziato ?
Sì; quello che manca oggi sono i grandi promotori e le buone PR in grado di riportare il pubblico nelle sale, inoltre generalmente c’è una autentica crisi di creatività.
Ci sono stati progressi o peggioramenti in questo campo ?
Quello che mi pare di avere capito è, in primo luogo, che la competizione opprime ogni spazio riservato alla professionalità.
Come è iniziato e come ha deciso di seguire questo suo percorso di vita ?
Durante il periodo della dittatura militare a Rio, questo è stato il solo modo che ho trovato per sopravvivere.
Qual è stato un momento che le è rimasto impresso?
Quando ho visto che l’arte avrebbe potuto sbarazzarsi di molte cose negative della vita.
Quale consiglio darebbe alle persone che hanno difficoltà e dubbi a manifestare la propria autentica natura e personalità ?
Dovremmo cercare, anzitutto, di essere felici noi stessi e non cercare a tutti i costi di rendere felici gli altri, a scapito delle nostre più profonde esigenze.
Cambierebbe qualcosa nella società e quale sarebbe ?
Occorre meno violenza e più amore per il prossimo. Personalmente e riguardo alla mia vita voglio continuare il mio lavoro, per incontrare ancora tantissime persone e socializzare con esse, in un mondo veramente migliore.
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