Il ‘Partito gay‘ prepara la sua discesa in politica.Il simbolo è stato depositato lo scorso 30 agosto presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo economico da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e attivista Lgbt, nonché ex presidente dell’Arcigay di Roma.
Le soluzioni grafiche depositate da Marrazzo sono due: ‘Partito gay’ e ‘Lista gay’. In entrambi i loghi ci sono i colori dell’arcobaleno con la scritta ‘Europa, Italia’ all’esterno del cerchio.
L’idea di fondare un partito gay è venuta in mente a Marrazzo dopo aver valutato i risultati di un sondaggio commissionato da Gay Center alla Euromedia Research di Alessandra Ghisleri. I risultati vennero presentati in conferenza stampa alla Camera lo scorso 23 gennaio.
Stando alla rilevazione, il Partito Gay potrebbe arrivare a prendere il 6,2% dei voti degli italiani. Il 27,3% degli elettori vedrebbe comunque con interesse la nascita di un movimento di questo tipo. Addirittura, pare che tra i giovani under 25 potrebbe superare il 14%.
I dati emersi dal sondaggio sono interessanti: i temi delle battaglie storiche Lgbtqia sono trasversali nel panorama politico italiano e il partito più gay friendly è risultato Fratelli d’Italia. Questo perchè il 67,7% degli elettori della forza politica guidato da Giorgia Meloni avrebbe espresso opinioni positive e di vicinanza a gay, lesbiche e transessuali.
Sempre secondo il sondaggio Euromedia, all’interno di una coalizione una lista gay potrebbe arrivare fino al 4% assieme al M5S. Con il Pd toccherebbe quota 3%, con Leu il 2,1% e con il centrodestra l’1,9%. Arriverebbe invece all’1,6% se si presentasse fuori da ogni coalizione.
Marrazzo ha così spiegato: “per ora si tratta ancora di un’idea embrionale. Ma siamo disposti a scendere in campo qualora la politica si dimostrasse sorda alle nostre richieste. Con questa iniziativa vogliamo soprattutto dimostrare che promuovere temi come i diritti delle persone omosessuali non fa perdere voti“.
E ancora: “ci aspettiamo risposte da questo governo. Abbiamo incontrato il sottosegretario M5S alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora. Egli ha preso una serie di impegni per la tutela (da un punto di vista istituzionale ma anche eventualmente legislativo) delle vittime di discriminazione, che spesso si ritrovano da sole nel momento in cui denunciano”.