Mi chiamo Nicola e voglio raccontarvi quello che è accaduto vicino a Pasqua.
Sono un uomo di 45 anni, sposato con una donna molto tradizionale ma che mantiene ancora la curiosità di quando eravamo giovani.
Tradizionale perché, rispetto a me che sono praticamente smemorato in ogni occasione, lei ricorda tutti gli eventi della tradizione, compleanni di parenti e amici inclusi.
Quando ci siamo conosciuti eravamo perfettamente in simbiosi dal punto di vista sessuale e ci divertivamo molto, poi la monotonia ha reso i nostri rapporti sistematici e, per quanto adoriamo ancora il sesso, sono diventati piuttosto meccanici.
Pochi giorni prima di Pasqua sono andato su un sito cercando un sexy shop e, divertendomi molto, ho curiosato nella speranza di poter trovare qualche regalo malizioso.
Ammetto che avrei acquistato un sacco di cose, anche perché il sito era ben strutturato e l’oggettistica mi passava davanti con un semplice click, come se fossero diapositive o come se io stessi guardando fotografie all’interno di uno a studio fotografico.
In quel momento, conoscendo mia moglie che è molto rispettosa delle tradizioni e visto che era il periodo di Pasqua, trovai sul sito una serie di plug vibranti e, cosa ancora più interessante, alcuni avevano proprio la forma di uova pasquali.
Ne acquistai due ed aspettai che il pacco mi venisse recapitato a lavoro, in modo da poter vedere prima il mio acquisto.
La confezione era composta di un uovo per pacco, con pila annessa ed un piccolissimo telecomando a distanza per poterle accendere.
Quando arrivarono mi sentii molto contento e osservavo queste due perfette uova, che somigliavano a quelle di Pasqua tutte colorate, immaginando l’attimo in cui le avrei date a mia moglie.
Preparai il pacco e mi recai la sera stessa a casa nascondendole.
L’indomani mi svegliai, mia moglie era già tutta indaffarata per la spesa imminente e ovviamente mi chiedeva consigli.
Decisi di prenderla con calma e mi limitai a dirle di mettersi comoda perché avevo preso un regalo per lei.
“Visto che siamo in tema di Pasqua e che pensavo ai nostri prima tempi, quando avevamo il tempo per noi e la passione ci incuriosiva, facendoci intraprendere percorsi nuovi e scoprire quello che i nostri corpi potevano farci provare, ho pensato a questi due regali per te…”
“Io non voglio perdermi dietro a sciocchezze! Ho una sacco di cose da…ah, di cosa si tratta?”
“Sono due plug vibranti!”
“Due cheee?
“Due plug vibranti, a forma di uova di Pasqua!”
“Ok, amore, stasera giochiamo ma ora…”.
“No, devi provarle subito. Questo è il telecomando che aziona la vibrazione!”
“Che ti prende? Non sapevo che ti fosse venuta una nuova ossessione.”
“Non è un’ossessione, ma un gioco. Molte mogli e molti mariti cercano nuove esperienze o avventure fuori dalla coppia. Io mi sono concentrato in qualcosa che ci unisse come un tempo. Primo, perché siamo sotto Pasqua e le uova ricordano il fatto che sei un’amante delle tradizioni. Secondo, perché le tradizioni sono importanti , ma anche le trasgressioni che abbiamo insieme.”
Le si illuminò il viso.
“Ok, ci sto!”.
Dopo aver inserito la pila ed esserci accertati che il telecomando funzionasse e facesse partire la vibrazione a distanza, presi il lubrificante e cospargemmo le uova.
Lei si spogliò, spalancando le gambe davanti a me e io fui ben contento d’inumidirla per bene con la lingua prima di inserire l‘uovo.
Una volta inserito mi alzai e cliccai sul telecomando facendo partire la vibrazione.
Rimasi completamente appagato nel vedere mia moglie cominciare a contorcersi dal piacere e cercare di aumentarlo accarezzandosi sulla clitoride.
Mi avvicinai col secondo e lei mi disse:
“Uno direi che basta”.
“Amore, non lo metto lì. Lo mettiamo dietro, dopotutto il lubrificante lo usiamo per quando te lo metto lì”.
Spensi col telecomando la vibrazione del primo e cominciai ad inumidire il culetto di mia moglie leccandolo, strofinando la lingua dolcemente, usando la saliva e un dito per prepararla. Lei era piuttosto stretta dietro anche se le piaceva farlo.
Avvicinai il secondo l’uovo al buco e premetti un pochino e un attimo dopo mi ritrovai davanti a lei, pronto ad azionare entrambi i telecomandi.
Riprese a contorcersi di piacere ancora più di prima, fino al punto che mi disse:
“Vieni qui”.
Mi avvicinai e lei, mi abbassò la tuta dei pantaloni e dei boxer e iniziò a succhiarmelo, mentre il suo corpo si contorceva dal piacere che provava.
Tutto questo era possibile grazie alle bellissime sensazioni che provocavano gli ovetti di Pasqua.
Dissi a mia moglie: “Eh no, adesso viene il bello”.
“In che senso?”
“Andiamo a fare spese Pasquali così?”
“Ma tu sei fuori di testa…”
“Mica li perdi…hanno l’anellino che ti permette di tirarli fuori quando torniamo a casa!”
“No…no…no!”
“Dai, sono tuo marito, io ho fatto un minimo sforzo”.
“Io non ci vado in mezzo alla gente del supermercato per tutta la mattina con questo!”
“Ok, allora solo un giro che non sia il supermercato!”
“E dove vuoi andare?”
“Dal macellaio a prendere l’agnello , poi prometto che torniamo a casa e dopo andiamo al supermercato.”
“Cosa hai in mente?”
“Un gioco..tutto qui!”
“Purché sia solo da lui, promesso?”
“Promesso!”
Ovviamente lungo il tragitto in macchina feci il bravo, non utilizzai i telecomandi…in fin dei conti dovevo guidare. Arrivammo al parcheggio davanti la macelleria: da fuori, sembrava che all’interno non vi si trovava nessuno.
Spensi la macchina ed azionai subito gli ovetti vibranti.
In un bellissima mattinata di sole, con l’atmosfera di Pasqua, osservavo mia moglie intenda a godersi le sensazioni provocate dalle vibrazioni delle uova che portava dentro di se.
Presa dall’eccitazione, la sua mano cercò di slacciarmi i pantaloni, io lo impedii, dicendole che doveva andare ad acquistare l’agnello mentre io sarei rimasto in macchina ad aspettarla.
Nel frattempo, era entrata una signora a farsi servire dal macellaio e mia moglie si mise dietro di lei in attesa del suo turno.
Mentre era in attesa del suo turno, azionavo in modo alternato o contemporaneamente, le uova di pasqua vibranti che aveva addosso.
La vedevo muoversi a scatti e la cosa era divertentissima, dopo un po spensi la vibrazione.
Nel frattempo la signora che precedeva mia moglie finì la spesa ed uscì dalla macelleria. Mia moglie si avvicinò al bancone mentre il macellaio la salutava con un sorriso.
Immediatamente azionai le uova vibranti.
La vidi combattere e resistere.
Spensi le uova vibranti e la vidi riprendersi, cominciò a parlare gesticolando con le mani per potersi spiegare meglio (visto che voleva un agnello tenero e gustoso da acquistare).
Mentre lui le stava rispondendo, accesi entrambe le uova vibranti e vidi prima lei scattare e piegarsi un pochino in avanti, per poi appoggiarsi al bancone, poi notai che lui diventò serio, segnale che quindi aveva notato qualcosa.
In quel momento decisi di spegnerli di nuovo.
Lei riacquistò una posa “normale” e ricominciò a parlare con lui, in quel momento lui si girò verso la nostra macchina e capii che gli aveva confessato quello che stava accadendo.
Li azionai di nuovo e questa volta la vidi cominciare a contorcersi come faceva a casa e lui che faceva il giro del bancone per poi uscire dalla porta d’ingresso e guardare verso la mia direzione.
Io gli feci semplicemente un sorriso, facendogli un saluto con la mano.
Il viso del macellaio era praticamente perduto in un punto interrogativo, segno di chi non capiva ancora il motivo del perché stava accadendo una cosa del genere.
Rientrò e si avvicinò a lei e spensi le uova di Pasqua.
A qual punto lo vidi parlare una paio di minuti e lui che la portava verso la zona del bancone dove dovevano essere presenti gli agnelli.
Non li potevo osservare da quel punto e allora li azionai di nuovo.
Passarono 3 minuti in cui non vidi più nulla e decisi di scendere dalla macchina ed entrare nella macelleria.
Non vi era nessuno all’interno. Notai una porta che dava dalla parte del bancone e mi recai verso la porta per poi aprirla e…mia moglie era in piedi sui tacchi, ma chinata era impegnata a succhiare il membro duro del macellaio.
Lui mi guardava sbalordito e io rimasi a osservare la scena mentre mia moglie mi fece con il dito cenno di avvicinarmi.
Mi avvicinai e mi abbassai di nuovo la tuta e i boxer.
Mia moglie alternava a succhiare il suo pena al mio senza mai smettersi di contorcersi dal piacere.
Mi trovavo faccia a faccia col macellaio che non sapeva se lasciarsi andare al piacere o dovermi dare delle spiegazioni per qualcosa.
“Piacere, Nicola!” gli dissi allungando la mano.
Lui incredulo me la strinse dicendo:
“….Io….io…io….”
“Daniele, il macellaio, lo so. Buona Pasqua!”
“Buona Pasqua anche a lei!” disse.
Tornammo a casa entrambi felici (sicuramente anche Daniele lo era) e ridendo della nostra nuova esperienza, una volta a casa facemmo l’amore come una volta.
Buona Pasqua a tutti!