Storia Erotica: Una parata Pride da ricordare Storie erotiche

Una Parata Pride da ricordare

Share:

Sono Alessandra e sono una veterana dell’Onda Pride, ovvero ci vado dal 2000 quando ancora era una giornata sola e si chiamava Gay Pride. In questa fantastica manifestazione ho avuto il mio primo incontro con l’amore della mia vita, la mia attuale compagna: sono cinque anni che stiamo insieme e siamo felici, ricordiamo ancora ogni minuto del nostro fantastico primo incontro. Un incontro davvero inusuale e unico. Quando raccontiamo quella giornata diciamo sempre che auguriamo a tutti di vivere un’esperienza simile.
Voglio farti sognare e farti capire che con la persona giusta tutto è possibile, e se vai alla Parata Pride con l’intento di divertirti e vivere emozioni, sicuramente questo rimarrà uno dei ricordi più belli della tua vita.

Era il 2013 e si iniziava una nuova era per la parata arcobaleno, dal famoso Gay pride di una sola giornata si iniziava l’Onda Pride, ed io avevo deciso che mi sarei goduta tutte le tappe, ben dieci città italiane da nord a sud. Ferie prese, valigia pronta ed ecco il gran giorno. Prima di partire sono passata da un caro amico che gestisce un bellissimo sexy shop. Mi ha venduto della bellissima lingerie sexy, dei sex toys ed alla fine mi ha riempito lo zaino e regalato anche un profumo afrodisiaco, anche se io non avevo la testa neanche per pensare a qualche appuntamento.
Da poco mi ero lasciata con una ragazza ed il mio obiettivo per la parata era quella di aiutare un gruppo di amiche che sfilavano con un carro per le unioni civili.

Storia Erotica: Una parata Pride da ricordare
Arrivata al ritrovo mi sono unita al mio gruppo e siamo andate subito nella piazza centrale della città di Bologna da dove dovevamo partire. Dietro il nostro carro c’era un gruppo di Torino con il quale abbiamo fatto subito amicizia.
Tra loro c’era una bellissima ragazza dai capelli lunghi rossi, mi avvicinai e ci presentammo: Elisa era davvero bella, un fisico mozzafiato avvolto da una tuta arcobaleno. Durante la parata ci siamo guardate molto spesso, io mi perdevo a guardare le sue curve e capivo che non le ero indifferente.
Mentre camminavamo io sbandieravo la mia bandiera arcobaleno, ed Elisa ad un certo punto mi è venuta incontro. Io d’istinto l’ho avvolta insieme a me con la bandiera, il suo corpo si è avvicinato ed i suoi seni erano accanto ai miei, nel turbinio del momento ci siamo così strette che sentivo la sua pelle, mi sentivo inebriare dal suo profumo e dal calore.
Per tutto il resto del percorso della Parata Pride abbiamo camminato insieme, le nostre mani spesso si sono toccate, i nostri corpi erano già un tutt’uno.
La sera, la festa iniziava a farsi calda, finita la parata i gruppi si dividevano in vari locali della città: Elisa mi guardò, e mi chiese cosa volevo fare…la mia risposta fu che la mia serata sarebbe stata quella che voleva lei.

A quel punto è iniziata la mia più bella favola perché lei mi prese per mano e mi disse che la sua serata ideale sarebbe stata tra le mie braccia. In pochi minuti arrivammo nella mia camera d’albergo, e il mio pensiero andò subito alla fortuna di essere passata dal mio amico del sexy shop, perché col suo fisico la lingerie che avevo comprato avrebbe dato quel tocco hot in più al rapporto. Se non si fosse capito, la mia indole mascolina la fa da padrona sempre e sono anche molto dominante, e in Elisa al contrario spiccava la sua voglia di fare la geisha.
Ci abbracciamo ed iniziammo a baciarci sul letto… i nostri corpi attaccati e il calore che poteva bollire l’acqua. Mi fermai e le chiesi di indossare per me la tuta in pizzo che avevo acquistato, lei corse in bagno a farlo e, nel frattempo, preparai il lubrificante e i sex toys. Volevo che questa notte le restasse impressa per tutta la vita e che il mio ricordo la portasse sempre a pensare al suo godimento.
Dopo pochi minuti Elisa è uscita dal bagno ed era davvero stupenda.

Storia Erotica: Una parata Pride da ricordare
Si è appoggiata sul letto e io ho iniziato ad accarezzarla, a spogliarla e a darle piccoli baci sulle gambe e sulla pancia.
Lei si stava sciogliendo ed io volevo farla impazzire di gioia, ad un certo punto ho preso un ovulo vaginale vibrante cosparso di lubrificante e piano piano ho fatto in modo che entrasse bene nella vagina ed azionandolo ho sentito il suo respiro cambiare, stava godendo. Iniziavo ad eccitarmi anche io, lei iniziò piano piano ad accarezzarmi i capezzoli, e mi diede poi il via libera per esaudire ogni fantasia! Mi  sussurrò inoltre che adorava il sesso estremo ed essere schiava la faceva impazzire.

Allora in un minuto l’ho legata al letto con le gambe aperte e l’ho completamente spogliata, ora era al mio completo servizio e la sentivo eccitarsi ad ogni mio bacio. Mi sono messa su di lei, con la sua testa tra le mie gambe, abbiamo iniziato un 69 che non mi scorderò mai.
La sua lingua avvolgeva il mio clitoride, io la sentivo godere e dopo un attimo eravamo entrambe pronte per la penetrazione e vogliose di proseguire a godere.
Avevo comprato anche uno strap on doppio con vibrazione, mi ispirava ed avevo voglia di provarlo, l’ho subito indossato ed acceso la vibrazione per entrambi i falli al massimo.
Devo dire che era una sensazione davvero stupenda, ma quello che mi ha portata all’apice del piacere è stata aver posseduto Elisa.
Mi chiedeva di accelerare di penetrarla a fondo e con forza ed ogni volta che mi diceva di aumentare il ritmo, io ce la mettevo tutta per farla felice e ad ogni penetrazione profonda lei ansimava ed io godevo.
Ad un certo punto lei mi ha buttata sul letto e sopra di me a candela ha voluto raggiungere l’orgasmo dettando lei il ritmo. Siamo venute insieme dopo che lei ha saltato su di me per qualche minuto. Esausta, si è avvicinata e mi ha abbracciata, poi ci siamo addormentate.

La mattina si doveva cambiare città e la mia paura era di sentirmi salutare e che tutta la meraviglia potesse finire lì.
Lei si è svegliata, mi ha baciata e, come a leggermi nel pensiero, mi ha detto che non mi sarei liberata facilmente di lei.
Da quel giorno le nostre vite sono unite, viviamo insieme e la nostra storia è un tripudio di amore e sesso, piacere e unione in tutto.
Il suo corpo mi piace come il primo minuto in cui l’ho vista con quella tutina, amo carezzarla e mi eccito ogni volta che la vedo nuda, non resisto al suo fascino: se discutiamo per qualcosa lei sa che per averla vinta le basta uscire dalla doccia e passarmi accanto sfiorando il suo seno al mio.
Il nostro rapporto sessuale è fatto anche di continue conquiste. Ci piace provare sempre cose nuove, spesso lei arriva con qualche pacchetto a casa, il mio amico del sexy shop ormai è anche il suo fornitore di fiducia.

Storia Erotica: Una parata Pride da ricordare
Per il mio compleanno ci siamo regalate un elettro stimolatore vaginale: lei per una notte ha voluto dominarmi e mi ha bloccata a letto, ha deciso di piazzarmi lo stimolatore sul clitoride, una sensazione stupenda, poi ha preso un vibratore ed ha attaccato gli elettrodi per inserirli.
Stavo andando in paradiso, la sua lingua che mi leccava e la stimolazione interna, il culmine poi è stato quando ha anche iniziato a stringermi i capezzoli, che sa che io amo sentirli stretti tra le sue dita. Il miglior regalo dalla vita è proprio lei!
Ancora ora andiamo all’Onda Pride, sia per i diritti che ancora mancano alle famiglie come noi ma anche per incontrare nuove amiche, che spesso diventano nostre complici in notti hot, e anche per ricordare quando e come è nato il nostro grande amore fatto anche di passione e divertimento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *