Dal prossimo anno, anche le coppie omosessuali potranno ricorrere alla maternità surrogata per avere un bambino.
Questa decisione è stata presa dallo Stato Olandese dopo le forti pressioni delle associazioni LGBTQIA e pare che presto sarà approvata una legge ad hoc.
In Olanda, un solo ospedale offre il servizio di madri “surrogate” alle coppie etero e si tratta del Vumc.
Questo ospedale, assieme al L’Isala Fertiliteitscentrum di Zwolle (un centro per la fertilità), ha aperto ora la possibilità anche alle coppie omosessuali. Ma senza una legge su misura non è possibile procedere.
Marc Scheijven della clinica Nij Geertgen ha detto: “penso sia assurdo che le coppie gay, ma anche le donne con problemi a procreare, debbano andare all’estero per soddisfare il loro desiderio di avere figli”.
Mentre, la ginecologa Annemiek Nap ha specificato che “ogni anno decine di coppie gay si rivolgono ai medici con questa richiesta. Fino ad ora però non è stato possibile nei Paesi Bassi e gli uomini sono costretti ad andare all’estero“.
Nonostante questa iniziale apertura, però, i medici sono titubanti. Questi dubbi derivano dal fatto che una madre surrogata ha sempre il diritto di ripensarci e tenere il bambino per sé. Nonostante il patto stretto con la coppia.
Ne è un esempio quanto avvenuto nel giugno dello scorso anno, quando una coppia gay ha dovuto rinunciare alla bambina. Dopo l’intervento di un giudice che aveva accertato che la piccola non aveva nessun legame biologico con i due uomini (o uno di loro).