Conoscere Monika, meravigliosa trans venezuelana ma milanese d’adozione, è stata una piacevole scoperta. E’ una ragazza molto simpatica ed energica, un vero peperino. Parla correttamente spagnolo, tedesco ed italiano, ama viaggiare, fare escursioni in bici e camminare.
Ciao Monika, raccontaci brevemente di te, ti va?
Certo! Io sono Monika, sono del segno dei gemelli e sono venezuelana. Provengo dalla metropoli di Caracas e credo che essere nata e cresciuta in quella città, bellissima ma difficile, mi abbia reso una persona molto forte e che si adatta con facilità a qualsiasi situazione. Verso i 18-20 anni sono venuta a vivere in Italia.
Come mai questa scelta?
Per una questione di studio, ho preso il diploma professionale da estetista, in Venezuela ho studiato da parrucchiera e stilista e mi sono specializzata poi qui, in depilazione laser! Poi, io adoro viaggiare e studiare in Italia è stata una buona “scusa” per farlo.
E come ti descriversti di carattere?
Mi ritengo una persona normale, corretta e giusta, ma guai se mi fanno arrabbiare (ride). Mi sento una persona libera, una cittadina del mondo.
Da estetista a escort: come sei arrivata a fare questo lavoro?
Posso dirlo? Perchè sono stata molto viziata dagli uomini! (ride) e quindi ho iniziato a fare l’escort per mantenere alto il mio tenore di vita. Poi, ok, da non trascurare c’è la questione che essendo transessuale, pur avendo fatto diversi lavori, ho sempre avuto difficoltà a trovarli e in qualche modo devo pur mantenermi, unisco così l’utile al dilettevole!
Fare l’accompagnatrice mi sembra ti piaccia.
Si, è un lavoro che mi diverte e che ha diversi pregi, tra cui quello che con gli uomini non ho nessun tipo di interazione sentimentale, ma solo fisica e a me va benissimo così. Mi autogestisco e non devo rendere conto a nessuno grazie a Dio.
La cosa che ti piace di più, e di meno, del tuo lavoro?
Conoscere tante persone diverse tra loro. La cosa che mi piace di meno è che tanti uomini non hanno rispetto per noi escort, ci vedono solo come pezzi di carne. Comunque, noi siamo “attrici”, siamo fortissime di carattere, non potrebbe essere diversamente, a fare questo lavoro.
Con che tipo di persone hai a che fare, principalmente?
Con uomini per lo più giovani, tantissimi alla prima esperienza. E’ una cosa che mi piace perchè i giovani sono solitamente buoni, carini e rispettosi. Le persone maleducate non le tollero.
Ti va di parlarmi di come vivi la tua transessualità?
Mi accetto completamente. Ho avuto la fortuna di essere stata cresciuta come una donna in casa, ero già molto femminile fin da piccola. Conoscevo anche persone che avevano già finito il percorso di transizione e loro mi hanno aiutata a riconoscermi; grazie a loro ho iniziato a prendere gli ormoni a 13 anni, inizialmente di nascosto dalla mia famiglia e a diventare quella che sono oggi.
Per la tua famiglia non è stata quindi proprio una sorpresa.
La mia famiglia mi ha sempre rispettata e io mi sono sempre fatta valere. Certo, specialmente nell’infanzia ho avuto una crisi d’identità, come tutte quelle che vivono la mia condizione, però non mi lamento, ad altre è andata decisamente peggio.
Hai un sogno nel cassetto da realizzare?
Imparare a suonare il pianoforte ed esibirmi davanti a migliaia di persone, magari nello stadio di San Siro! Poi vorrei continuare a viaggiare, i posti più belli che ho visitato finora sono state le Cinque Terre in Liguria e le Isole Eolie…le Maldive italiane! Poi chissà, magari ci sarà spazio anche per l’amore, ma questo solo il destino lo sa!