La Luna rappresenta, per la donna, una particolare femminilità e, per l’uomo, una speciale sensibilità al mondo femminile. Si riferisce inoltre a un tipo di carattere e d’immaginazione.
ARIETE: uno degli elementi costituenti il complesso di virilità e le aspirazioni femministe. Nella donna; tendenza ad essere sottomesso all’influenza femminile, nell’uomo, oppure, per reazione ostilità alla donna
(Enrico II sottomesso a Diana di Poitiers come un ragazzo timido che subisce il prestigio di una donna matura;
Enrico IV, il “Vert-Galant”, posseduto dal demone di mezzogiorno, manovrato da Enrichetta d’Entragues e spinto, dalla passione per la giovane Carlotta di Montmorency, a commettere errori politici).
L’astro ed il segno si rinforzano vicendevolmente negli aspetti comuni: istintivo, infantile, primario, impulsivo, instabile, fuori dalla realtà. Immaginazione infuocata.
CANCRO: Su quest’incontro convengono tutti i valori materni e femminili, plastici e sensibili.
Immaginazione, memoria, fecondità, sogno, sensibilità, lirismo, poesia. Il lato vegetativo o infantile può avere il soppravvento; l’animo può restare ancorato al passato, all’infanzia, alla casa, alla madre (marito sottomesso, come Luigi XII nei riguardi di Anna di Bretagna)
oppure imboccare la via di un destino nomade, incoerente, vagabondo (Baudelaire, Byron, Debussy, Faurè, Gide, Kierkegaard, Puccini).
LEONE: Tipo della “grande dama” presa dal culto dell’Ego o dalle aspirazioni di grandezza (Marlène Dietrich e Edwige Feuillère).
Esaltazione della vita istintiva; natura effervescente che si abbandona fiduciosa alla nobiltà delle proprie inclinazioni; immaginazione variopinta; magnificenza nei sogni (Ariosto, Flaubert, Gauguin, Honegger, Nitti, Verlaine).
E’ il caso del piccolo Carlo VIII, tutto preso dal sogno della spedizione italiana, ed anche di Luigi il Grande, dedicato interamente, nella prima parte del suo regno, alla magnificenza delle feste, agli amori ed allo splendore.
SCORPIONE: Uno degli elementi costituenti la donna “vamp”, dalle tendenze distruttrici (tipo “mantide religiosa”), la donna masochista, che cerca l’autodistruzione nell’amore (Maria Vetsera, l’eroina del dramma di Mayerling), oppure, semplicemente, la donna erotica.
L’uomo è più o meno portato verso uno di questi tipi femminili oppure avere timore della donna (Luigi XVI).
Può anche darsi che sia preda di fantasie ossessive (Berlioz), che abbia una immaginazione morbosa, o che si trovi alla mercé di una aggressività che scatena violente passioni, vissute (Goering) o sublimate (Racine, Mauriac).
SAGITTARIO: Tipo di donna conformista, “borghese”, o, al contrario, indipendente (Cristina di Svezia).
Conferisce l’aspirazione a volar via, l’amore per i viaggi, per le avventure (D’Annunzio, Lindberg).
Oppure il bisogno di ideali, l’inclinazione del sentimento verso la passione filosofica (Beethoven, Nietzsche, Brahms), l’istinto all’ampiezza (Cavour, D’Annunzio).
Carlo IX, cacciatore appassionato, rientra benissimo nella prima categoria.
PESCI: Tipo di donna romantica o mistica (Santa Teresa di Lisieux).
Tendenza a sognare ai margini della visione fantastica, dell’allucinazione, della medianità; oppure conferisce agli esseri dotati d’immaginazione un potere visionario; aspirazione all’infinito o senso dell’ineffabile (Jacques Cartier, Goethe, La Fontaine, Michelangelo, Petrarca, Poe, Leonardo da Vinci).
E’ il caso di Carlo VII prima della trasfigurazione, allucinato, sonnambulo, in stato d’ipnosi.