le amanti peggiori è pubblicato nella rubrica il piacere attraverso la storia
le amanti peggiori è pubblicato sul sito del piccole magazine, by piccoletrasgressioni
le amanti peggiori spiega le relazioni illegittime dei regnanti del passato
le amanti peggiori è scritto dal direttore giornalistico Mirco Gallerani
in questa immagine le amanti peggiori sono rappresentati da Re Luigi XV e Madame du Barry
La maggior parte delle amanti reali mostravano al re un viso sempre allegro, ma non mancarono alcune eccezioni.
Le due peggiori furono Athénais de Montespan, amante di Luigi XIV di Francia attorno il 1660, e Lady Barbara Castlemaine, amante di suo cugino Carlo II di Inghilterra attorno il 1670; entrambe erano astute, colleriche, vendicative e avide.
Athénais era la più bella donna di tutta la corte; aveva folti capelli fulvi, grandi occhi azzurri con lunghe ciglia, un naso diritto, bei denti e le labbra da cherubino, tanto apprezzate all’epoca.
Aveva un collo lungo e perfettamente modellato, il seno abbondante e le spalle bianche, che ben si adattavano agli abiti profondamente scollati di moda verso il 1660.
Il suo fascino maggiore era dato dalla grazia, dall’arguzia, dal modo in cui sapeva fare battute spiritose; aveva indubbiamente una capacità indiscutibile di ruolo.
La Montespan mantenne intatto il proprio splendore fino ai quarant’anni, in una epoca dove la donna dopo i trent’anni era matura, ma con notevoli sforzi ed una cura maniacale del corpo.
La sua forma fisica era messa in pericolo quotidianamente dai banchetti a cui era costretta a partecipare e dalla scarsa attività motoria che le donne della sua classe facevano.
Per contrastare la tendenza ad ingrassare, più volte alla settimana la Montespan si sottoponeva a massaggi di due ore, con unguenti e pozioni; inoltre, periodicamente soggiornava in qualche centro termale, dove digiunava fino a quando tornava in forma.
Athénais era famosa per le sue scenate; quando i cortigiani la sentivano strillare stavano alla larga da lei per evitare di essere coinvolti.
Un giorno, il re mentre saliva in carrozza con la regina e l’amante fu colpito dal forte profumo della Montespan ed arrabbiato le fece notare di averle ripetutamente chiesto di non profumarsi tanto, perché l’odore lo faceva stare male.
Seccamente, la favorita gli rispose di essere costretta a profumarsi perché lui non si faceva mai il bagno e puzzava; ne seguì un aspro litigio tra il re e l’amante, mentre la succube regina li ascoltava in silenzio.
Incredibilmente, la posizione di favorita dei Madame durò 13 anni; evidentemente il re si divertiva a litigare con la sua bisbetica amante, che talvolta dimostrava la disponibilità tipica delle amanti reali, come quando, incinta di cinque mesi, nell’inverno del 1678, lo accompagnò in una ispezione alle frontiere, senza mai lamentarsi dei disagi.
Era questo comportamento a tenere legato Luigi, tra una scenata e l’altra.
Carlo II tenne la bella virago, Lady Barbara Castlemaine, per quasi 12 anni.
Barbara aveva capelli castani con riflessi ramati, un bel corpo, una pelle di porcellana, un viso ovale e luminosi occhi leggermente a mandorla sotto nere sopracciglia arcuate.
Aveva qualcosa di delicato nel suo naso classico e nelle piccole labbra imbronciate, che ironicamente le davano un’aria indifesa, ma non era assolutamente così!
Lady Castlemaine tormentò e minacciò il re fino a costringerlo a soddisfare una serie infinita di richieste di denaro, di titoli e di onori per sé e per i figli, e talvolta, per i propri amici.
Nel 1666, il grande incendio che devastò Londra bruciò la cattedrale di San Paolo e le tombe che vi erano; tra i resti fumanti, venne trovato intatto, completamente rigido ed incartapecorito, il corpo mummificato di un vescovo vissuto trecento anni prima.
Il corpo venne esposto per devozione a coloro che visitavano le rovine.
Lady Castlemaine vide il corpo e ordinò al custode di lasciarla sola, ma al suo ritorno il custode scoprì che il pene del cadavere era stato strappato via e sospettò che la nobildonna avesse compiuto la mutilazione con la bocca.
Pare, che la sfrenata e perversa dama avesse una predilezione per l’oralità.
Due secoli dopo queste due scorbutiche amanti, in Baviera comparve Lola Montez, che aveva le peggiori caratteristiche di entrambe: avida come Lady Castlemaine ed arrogante come Athénais de Montespan.
Re Ludwig I di Baviera strisciò letteralmente ai piedi di questa donna bruna, impetuosa e forse isterica, tutta fuoco e fiamme.
Il re, non più giovane, con problemi fisici, accanto ad una moglie a lungo ammalata e sofferente, aveva avuto amanti belle ma noiose, che dovevano essergli apparse insignificanti.
Quindi, Lola fece breccia nel cuore di Ludwig con la sua personalità; aveva occhi azzurri scintillanti e narici dilatate; pestava i piedi con violenza e minacciava di farsi del male quando le cose non andavano esattamente come voleva lei.
Lola portava sempre con sé, accuratamente nascosti, coltelli e pistole; più di una volta ebbe guai con la legge per aver frustato degli aristocratici che, a suo dire, riteneva le avessero mancato di rispetto.
Ludwig era completamente succube di questa donna e la avrebbe probabilmente tenuta per anni, se i suoi sudditi non l’avessero cacciata dalla Baviera, dopo che era stata la sua amante per soli 16 mesi; è il caso di dire che il sovrano venne salvato dalla rivoluzione.
Tuttavia, queste tre bisbetiche erano l’eccezione più che la regola, dal momento che la maggior parte dei sovrani volevano tranquillità ed allegria, esattamente come Luigi XV.
Infatti, quando la solitamente compiacente Madame du Barry cominciò a fargli scenate di gelosia, avendo saputo della sua intenzione di sposare una principessa straniera, il re smise di farle visita e tornò da lei solo quando la bella Jeanne riprese a comportarsi con la consueta calma ed allegria.