L’incredibile storia di Trystan Reese e Biff Chaplow
Vi ricordate del film “Junior” con Arnold Schwarzenegger e Danny DeVito, dove il primo rimaneva “incinto” a causa di un fantascientifico esperimento di fecondazione artificiale?
Una cosa per certi versi simile è successa negli Stati Uniti pochi giorni fa, quando Trystan Reese, transessuale biologicamente donna, ha portato a termine la gravidanza dopo aver interrotto la terapia ormonale e di testosterone. Non è certo la prima volta che un trans partorisce un bambino (se volete leggere l’articolo a riguardo, cliccate qui), ma questa in particolare ha creato molto scalpore.
Trystan Reese e Biff Chaplow (il compagno gay) sono una splendida coppia che vive a Portland, una delle città più “liberali” e che tutela meglio i diritti delle persone della comunità lgbtqi.
I due, già genitori di due figli adottivi (nipoti biologici di uno dei due, a loro affidati per sfuggire ad una situazione famigliare fatta di abusi), desideravano però un figlio frutto del loro amore e quindi hanno deciso di far portar avanti una gravidanza da Trystan, ancora donna. Per fare ciò, Trystan ha interrotto la sua terapia ormonale maschile, che portava avanti da ben 13 anni, senza mai rimuovere però l’apparato riproduttivo.
La prima gravidanza però purtroppo si era interrotta con un aborto e la coppia, temendo di non poter avere un figlio biologico, si era rivolta ad un ginecologo esperto spiegandogli la loro particolare situazione, per farsi meglio assistere in tutto il percorso; il secondo tentativo va a buon fine.
Il particolare che ha fatto notizia è che Trystan, quando è rimasto incinta, non ha perso i suoi tratti maschili. Ha quindi partorito avendo in tutto e per tutto l’estetica di un uomo barbuto e con la voce baritona. Come ha raccontato lui stesso in un’intervista alcune settimane fa: “Ho fatto la terapia per così tanto tempo che la maggior parte degli effetti fisici non sono scomparsi. La mia voce non è cambiata e la mia barba non è caduta. Ho ancora i tratti maschili, ma sono riuscito a rimanere comunque incinta”.
Alla domanda su come si conciliasse l’aver portato avanti una gravidanza con l’identità di genere da uomo ha così risposto: “Molti uomini transgender che conosco hanno partorito dei bambini. Sono alcune delle mie persone preferite e che considero i miei modelli. Sono persone buone, gentili, care e amorevoli che hanno attraversato questo processo. Ma è complicato”. Il compagno Biff invece ha spiegato:”Il mio compagno mi aveva avvertito che se avessimo raccontato la nostra storia le cose sarebbero potute diventare pericolose per noi. Ma non ci avevo veramente creduto fin quando non lo sono diventate davvero. Per fortuna la comunità trans e quella Lgbt ci sono stati molto vicini, è stata una bella sopresa”.
Non resta che fare loro le migliori congratualazioni visto che sono riusciti a coronorare e realizzare il loro sogno d’amore e di dar vita ad un’altra esistenza.
La coppia ha anche una pagina fb, dove potete seguire i loro aggiornamenti:
https://www.facebook.com/biffandi/