Storie Erotiche
Chi ti ha ordinato di toccarti?
Ero molto annoiato e non ricevevo più stimoli dalle esperienze sessuali, ormai ero quasi sul punto di diventare asessuato e rimanere privo di desiderio, quando per caso un po’ di tempo fa scoprii le sexy chat.
La scoperta di una mistress fu un raggio di luce in una giornata fin troppo poco serena, mentre piano piano mi addentravo in questo magico mondo così nuovo per me, un mondo fatto di sesso e obbedienza, sentivo il desiderio rigenerarsi. In queste sexy chat si incontrava di tutto e il collegamento tra le due cam veniva in maniera casuale.
Un giorno mi apparì una splendida ragazza sui 35 anni dalla pelle nera, occhi tondi e castani, due enormi seni e bocca carnosa. La sua pelle era liscia e quasi splendeva tra i colori della cam. Lei mi inviò subito un messaggio di testo che diceva: “Cosa fai ancora lì impalato? Servi la tua padrona“.
Fu come un narcotico che colpì qualcosa nel mio immaginario e la mia mente non obiettò, anzi… La sua severità e il suo corpo così autorevole mi spinsero subito ad accettare le sue voglie, e come prima cosa la mia Padrona mi ordinò di pisciarmi in bocca. Spostai la cam e mi misi a testa in giù, iniziai ad orinarmi in bocca e vidi la mia padrona iniziare a toccarsi. Iniziai a toccarmi anche io e lei mi ordinò di venirmi in bocca, mentre continuava ad autoprocurarsi piacere con le sue dita lunghe e affusolate. Il gusto dello sperma nella mia bocca non mi piaceva, ma mi eccitava la semplice idea che Lei me l’avesse ordinato e che io le stessi facendo provare piacere. Era cosi bella che venni quasi subito, e Lei venne con me. Godevo perché era stata Lei ad ordinarmelo e il sapore del mio sperma sembrava avesse il Suo sapore. Con la faccia appiccicosa, nella bocca e negli occhi, mi apprestai a leggere subito il messaggio inviatomi dalla mia Padrona: “ti ho detto di venire ma chi ti ha ordinato di toccarti?” Sparì nel nulla lasciandomi per quasi una settimana a pensare a quel momento e a masturbarmi ripensando a ogni singolo ricordo e particolare, immaginavo il suo corpo autoritario che mi ordinava cosa fare.
Quello che avevo appena scoperto era un rapporto con una mistress, una padrona sadica che mi ordinava cosa fare per procurare Lei piacere attraverso la mia umiliazione. Questo essere così servile nei suoi confronti mi procurava un enorme eccitazione mentale. Ero infatuato e non vedevo l’ora di incontrarla di nuovo. Monitoravo la sexy chat giorno e notte ed era più di una settimana che non la rivedevo.
All’improvviso mi si celò davanti, questa volta non usò la tastiera ma ebbi modo di sentire la sua splendida voce, molto profonda e sensuale, molto calda e autoritaria. Scoprii che viveva nella mia stessa città, mi fece vedere le sue tette, una meravigliosa quinta misura molto soda, con le aureole dei capezzoli molto grandi e le punte ben in vista e sode.
Mi ordinò di masturbarmi per Lei e non appena iniziai ero là quasi per venire. Lei se ne accorse e subito mi ordinò di fermarmi, ero al limite dell’orgasmo e lei rimise dentro i suoi seni prosperosi e mi ordinò di stare fermo con le mani. Sentivo le mie palle gonfiarsi e iniziavano a farmi male, ma il fatto di ubbidire ai suoi ordini sadici mi dava un piacere intenso, era come un orgasmo che si protrae nel tempo, anche se iniziavo a provare un forte dolore ai testicoli. Appena fece caso che la mia erezione si stava ammorbidendo, tirò fuori le tette e incominciò a leccarsele. Iniziai a toccarmi in maniera goffa e lei anche, sembrava le piacesse e volesse portarmi con lei ad un orgasmo simultaneo, ma appena incominciò a venire e si accorse che anche io ero sul punto di, mi ordinò di fermarmi.
Lei venne guardandomi negli occhi con la faccia sofferente e i testicoli gonfi. Mi disse che ero stato un bravo schiavo, cosa che mi fece eccitare da morire, mi diede il suo numero di telefono e mi ordinò di chiamarla all’indomani a mezzogiorno. Mi ordinò inoltre di non eiaculare perché avrei dovuto soffrire per molto tempo. Non riuscivo a muovermi dal forte dolore che provavo ai testicoli, ma era come un orgasmo prolungato molto violento. Il pensiero di servire la mia padrona mi appagava e per la prima volta dopo tanto tempo mi sentivo stimolato da questo nuovo rapporto che mi regalava sensazioni che non avevo mai provato prima. Ero completamente dipendente da Lei. La mia gioia era ubbidire ai suoi ordini, il mio piacere era soddisfarli. Avevo conosciuto la mia prima padrona mistress.
Passai il resto della giornata con un dolore forte ai testicoli, non riuscivo neanche a muovermi, ma ero molto eccitato perché sentivo il potere della mistress anche nei momenti che Lei non c’era. Cercai di andare a dormire presto ma un po’ per l’emozione, un po’ per il dolore ai testicoli, mi addormentai molto tardi. Il giorno seguente ero ancora più eccitato e non vedevo l’ora di conoscere la mia padrona. La chiamai a mezzogiorno in punto e mi diede l’indirizzo di casa sua, ordinandomi di essere lì al massimo in mezzora.
Mi fiondai sotto il portone del palazzo e Lei mi aprì. Era bellissima e vestita in maniera molto sensuale, la sua pelle nera faceva contrasto con il baby doll bianco, mi ordinò subito di mettermi a quattro zampe. Senza esitare e tutto eccitato, mi buttai praticamente ai suoi piedi e incominciai a leccare. Erano profumati e avevano le dita lunghe e affusolate che si piegavano in quelle scarpe dal tacco 12. Lei mi elogiò e disse che ero un bravo schiavetto, cosa che mi fece eccitare ancora di più, intanto i miei testicoli mi facevano male, e anche se ne avevo le palle piene e il desiderio di eiaculare, rendere contenta la mia padrona era un piacere molto più erotico in quanto mentale e non soltanto fisico. Mi trascinò come un cane in bagno tirandomi degli schiaffi sulle palle. Appena abbaiavo dal dolore mi ordinava di stare zitto. Continuò così per circa cinque minuti, poi mi disse di stare a cuccia con la faccia a terra mentre Lei orinava nel water.
Persino il rumore delle gocce di pipì che cadevano nell’acqua mi faceva eccitare.
Io ti amo mia superba Padrona, venere nera, mia regina. Sentii strattonarmi la testa dalle sue dolci mani e la cosa mi piacque, mi obbligò a bere la sua pipì nel water e non potevo fare a meno di eccitarmi. Ogni desiderio della mia Padrona era un piatto molto ghiotto per la mia anima, che si nutriva dei suoi desideri. Fu quello il momento in cui ebbi la piena consapevolezza della scoperta di una Mistress.
Subito dopo le chiesi quale fosse il suo nome, ma lei mi rispose che non ero degno di conoscerlo e dopo aver bevuto tutta la sua urina dal water, iniziò a stuzzicare le mie palle con i suoi splendidi piedini smaltati di rosso. Con le scarpe aperte iniziò uno splendido footjob che stimolò la mia eiaculazione in pochi secondi, ma Lei se ne accorse e smise subito, perché ancora non ero degno di venire sui suoi piedi, disse. Mi ordinò di rimanere nel bagno e di guardare nel buco alla sinistra del water. Intanto Lei uscì. Mi ordinò di tenere lo sguardo sul buco e così feci, ero eccitato e avevo un dolore lancinante ai testicoli che non mi lasciava tanto margine di movimento. A un certo punto dopo pochi secondi che la mia Padrona era uscita, spuntò un cazzo enorme di colore, sentii subito la sua voce ordinarmi una fellatio e ubbidii. Mentre succhiavo pensavo che il sapore del cazzo non mi piaceva, ma la gioia che provavo nel soddisfare gli ordini della mia padrona rendeva sopportabile quel sapore ed era più forte e intensa del dolore ai testicoli. Mi ordinava, dall’altra stanza, di succhiare fino alla eiaculazione, avevo dei dubbi che la mia mistress fosse una trans ma la cosa non mi preoccupava, perché Lei era la mia Padrona, la più bella e l’avrei soddisfatta sempre.
Mentre succhiavo fui bendato da dietro non so da chi, perché mi venne ordinato di non voltarmi, ma riconobbi che il profumo non era quello della mia Padrona. Sentii le mani della presenza misteriosa che iniziarono a masturbarmi mentre io succhiavo dal buco della gloria, la mia mistress dirigeva i giochi e io ero felice ed eccitato. Quando quelle mani si accorgevano che stavo per venire, smettevano di masturbarmi, Il dolore era ormai lancinante ma il fatto di essere in pieno suo possesso mi rendeva assuefatto ai suoi ordini. Quelle mani che smisero di masturbarmi mi tenevano la testa mentre succhiavo e d’un tratto sentii un altro cazzo sulla mia guancia. Quando il cazzo dal buco iniziò a sborrare, sentii l’altro cazzo senza preservativo penetrare il mio culo e sborrare contemporaneamente. Ebbi un principio di eiaculazione prostatica anche io, ma fu smorzato perché il cazzo che era nel mio culo smise di penetrarmi. Ero eccitatissimo e molto confuso. Sentivo che avrei eiaculato da un momento all’altro.
D’un tratto la mia mistress mi tolse la benda e iniziò a leccare tutto lo sperma nella mia bocca, sul mio corpo e nel mio culo: sei un bravo schiavetto, mi ripeteva, adesso ti faccio venire sui miei piedi.
I tuoi ordini e desideri sono miei piaceri: mi riscopro sempre più schiavo
Era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere, ma quando la mia Padrona proferiva parola e mi ordinava cosa fare, mi sentivo libero come la prima volta in cui feci sesso: eccitato dalla novità e in preda ad una forza nuova. Mi rivelò di chiamarsi Naomi e disse che adesso ero degno di venirle sui piedi: vieni per la tua Padrona schiavo. Si tolse le scarpe e prese tra i suoi piedi affusolati e dalla pelle morbida il mio cazzo, venni come un fiume che lacrima in una pioggia di sperma sui suoi piedi e mi sentii liberato. Quando Lei mi ordinò di pulirglieli con la lingua fui al settimo cielo e mi sentivo più eccitato di prima.
Appena finito di pulire i suoi dolci piedini, si diresse dietro di me e iniziò a massaggiarmi le palle e il buco dell’ano. Piano piano m’infilava le sue dita affusolate, sentire i suoi piedi nel mio culo mi fece venire un’erezione molto dura, intanto Lei mi offendeva dicendomi che non ero più degno di Lei perché avevo eiaculato, e adesso dovevo farla venire. Fu la prima volta che vidi la sua vagina nera e molto carnosa. Si sedette sulla mia faccia e si strofinava come una pantera.
Si fermò e iniziò ad orinare sulla mia faccia ordinandomi di bere tutto. Venni senza toccarmi e Lei iniziò a soffocarmi tra le sue cosce per punirmi. Poi venne e squirtò in un lago di sesso e piacere, stringendo le mie palle fino a stritolarle, ma io non sentivo dolore perché ero assuefatto al suo piacere. Dopo l’orgasmo iniziò a trascinarmi per tutta la casa come un cane non prima di avermi fatto pulire la sua vagina. Continuò a profanare il mio culo con i suoi bei piedini e all’improvviso quando ne ebbe abbastanza di me, mi cacciò fuori casa sua a calci. La scoperta di una mistress ha rivoluzionato il mio modo di percepire il sesso e mi ha reso più appagato, inoltre ha anche ampliato le mie sensazioni.
Non c’è niente di più bello che eseguire gli ordini della mia Padrona. Non c’è niente per me di più eccitante che procurarle piacere mentre lei mi umilia. La mia Padrona è la mia unica signora, e ogni volta che lei mi ordina di stare ai suoi servizi, io lascio tutto quello che ho da fare e mi prostro ai suoi dolci piedi per servirla, amarla e renderla felice.