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LA POLIZIOTTA CHE NON TI ASPETTI

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Oggi se ne fa un gran parlare; tra qualche anno sarà una delle tante cose normali che circolano nel mondo occidentale.
Si nasce con un sesso biologico e si muore con un sesso diverso.
E’ un indice di libertà per alcuni, mentre per altri è un indice di degrado.
Certo è bello dire voglio essere così e posso esserlo.


E’ un atto di coraggio, ma anche di forza; è un atto con il quale la nostra mente e la nostra psiche fanno “marameo” al patrimonio biologico che la natura ci ha assegnato.
Non c’è niente di semplice e tantomeno di semplicistico, quando un padre diventa “la babba”; lascateci giocare con le parole, perché in effetti è molto difficile definire in altro modo colui che è padre ed ora diventa una lei.
Il caso non è nuovo, ma per l’Italia è indubbiamente il primo nel quale un poliziotto, padre di due figli, diventa una poliziotta.
E’ la storia di Stefania Pecchini nata Fabio a Mediglia un paese della provincia di Milano.
A 24 anni vince un concorso in Polizia Municipale, si sposa e dal matrimonio nascono due figli, un maschio ed una femmina.
Appassionata di teatro, nel 2003 inizia la carriera artistica approdando sul palco scenico con varie commedie.
Solo nel 2009 inizia il percorso di transizione che si conclude nel 2012, a 46 anni,  con l’intervento di cambio di sesso, diventando così la prima poliziotta transessuale italiana.
Nel 2010 entra a far parte della compagnia teatrale Atopos con lo spettacolo “Variabili Umane”.


Nello stesso anno vince il premio Dante Cappelletti a Roma.
Nel 2014 fa parte del cast del film “The Wrong Way” e l’anno successivo è coprotagonista del film “Sei tutto quello che voglio”.
Nel 2015 è attrice nel film “Milano in the Cage”, pellicola presente al 69° Festival di Cannes come opera italiana nello spazio ITALIAN PAVILION dell’Istituto LUCE-CINECITTA’.
Partecipa alla 73° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia 2016, la cui uscita è prevista per il 18 maggio 2017.
Il 13 gennaio 2016 ha portato in scena “The Gender Show” al teatro Franco Parenti di Milano.
Stefania Pecchini è stata protagonista di varie trasmissioni televisive come “Il Testimone” su MTV.
Il suo curriculum artistico è certamente molto intenso, ma per averlo completo occorre cercare Fabio Pecchini fini al 2006 e dopo Stefania Pecchini.
Queste le luci della ribalta su di un personaggio indubbiamente “fuori dal comune”, ma poi ci sono anche i chiaro/scuri dell’anima.
Fabio a 24 anni sposa una donna di cui era innamorato, ma sempre più pressantemente tende ad emergere la donna che c’è in lui.
Quando anche la moglie comincia ad accorgersene iniziano le difficoltà sociali e di coppia.
Fabio inizia un percorso medico ed una terapia che gli darà il sesso che desidera, ma è una storia che dura quasi 20 anni, con due figli adolescenti.
I figli capiscono ed è proprio la figlia minore che gli suggerisce il nome Stefania, al posto di Sheina, scelto in un primo momento, anche se per loro resterà sempre il loro papà.


I colleghi di lavoro capiscono e lo apprezzano; le autorità ed i superiori sono orgogliosi di lei, ma non facciamoci ingannare dalle fiabe a lieto fine: non c’è nulla di facile.

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