Segni particolari: dolcissima e bellissima. Gli aggettivi lusingheri sono più che meritati quando si parla di Selvaggia, famosa escort, mora e con un fisico da far perdere la testa, che abbiamo incontrato a Riccione, sua città natale. Selvaggia è nata sotto il segno della bilancia ed è una donna molto riservata; per tutelare la sua privacy, le foto a corredo di questa intervista sono a viso coperto. Se siete curiosi, non vi resta che chiamarla.
Buongiorno Selvaggia, è un piacere incontrarti. Ti va di raccontarci quando hai iniziato a fare la escort e perchè?
Buongiorno a voi. Ho cominciato che ero giovanissima, appena maggiorenne. Mi ero stancata di fare la stagione estiva a lavorare e mi sono sempre piaciute le cose belle e volevo guadagnare di più, per potermele permettere. Una mia collega faceva questo lavoro la sera e così decisi di provare anch’io.
Quindi possiamo dire che hai iniziato per sfizio?
Esatto. Mi definisco la escort più tradizionale del mondo e faccio questo lavoro, il più antico, perchè mi annoio, non per necessità economica. Sono annoiata dal rapporto con gli uomini. Sembrerà stupido, ma da ogni uomo che incontro, imparo qualcosa. E poi ho notato una cosa.
Cosa?
Che c’è una grande solitudine, anche negli uomini sposati con famiglia. Pensa, una volta ho provato a lavorare il giorno di Natale e, non credevo, ma mi hanno chiamata così tante persone che ho dovuto “mandarli via”. Sono tutti stressati dal rapporto famigliare, dal lavoro, dalla vita e in me trovano una bella evasione.
E’ un po’ come essere l’amante, no?
Fare l’amante è la cosa più bella che c’è e si, io in quel momento posso essere considerata una pseudo-amante, raccolgo le loro confidenze, li ascolto. Alcuni a volte non vogliono neanche fare sesso ma solo farsi una doccia, bere qualcosa e rilassarsi. Vogliono un’amica.
Sembra che hai un rapporto particolare con chi ti contatta.
E’ un lavoro in cui ci vuole tanta riservatezza. Ma, come dico sempre, nella vita ho avuto più delusioni sentimentali che clienti. Non riesco mai a litigare con loro, al di là del rapporto fisico si instaura di solito anche una bella intesa mentale. Preferisco avere pochi clienti ma trattarli in una certa maniera: di tutti ricordo le cose che dicono, dai problemi, ai nomi dei figli…(sorride). Amo farli sentire coccolati.
Selvaggia, tu non sei escort a tempo pieno, so che a volte ti prendi periodi di pausa.
Amo il mio lavoro ma a volte ho la necessità di staccare. Però dopo un po’ mi manca e allora penso che se devo “darla gratis” allora tanto vale darla ricavandoci qualcosa (ride). Gli uomini poi sono un po’ particolari, alcuni vengono con te per 6 mesi, poi spariscono, poi tornano…sono un mistero.
Ho una curiosità sull’uomo medio che ti contatta.
Guarda, evito i giovanissimi, mai sotto i 27 anni, poi possono averne anche 70 a me basta che siano distinti e puliti.
Si vede che fai volentieri il tuo lavoro. Ma un aspetto negativo c’è?
La paura delle malattie, anche se mi proteggo sempre col preservativo. Poi, i cafoni e i maleducati al telefono e odio chi si presenta poco curato nell’igiene.
E’ un lavoro sicuramente non adatto a tutte.
La donna per nulla non fa nulla, a parte le “oche”. E’ un mestiere in cui serve coraggio, stomaco e capacità di entrare in una parte. Poi, una volta finito, rientro in me stessa, non mi porto mai a casa il lavoro. A volte mi sento quasi sdoppiata, ma faccio sempre tutto con gioia.
Il rapporto con le altre colleghe come è?
Non esiste, perchè non faccio amicizia con loro. C’è una grande invidia e non ho mai legato con nessuna, non per snobismo ma è una mia regola. In generale, conduco una vita abbastanza riservata, viaggio ed esco regolarmente con amici al di fuori del mio mondo lavorativo.
Selvaggia, un bilancio della tua vita?
Sono serena e continuerò a fare questo lavoro ogni volta che ne avrò voglia. Dalla vita ho avuto tutto, ho fatto viaggi bellissimi e mi sono goduta tutto quello che ho preso. Non ho mai dilapidato il denaro e ho sempre avuto molta cura della mia salute, sono astemia e contro le droghe. Non per dire, ma non saprei fare altro che la escort, non mi ci vedo come commessa o casalinga, la mia vita è questa e, ripeto, quando non la faccio, mi manca.
Benissimo, è stata una bella intervista, vuoi aggiungere qualcosa?
Vorrei dire che quello di escort è un mestiere come un altro, solo in Italia è visto in una certa maniera perchè siamo un pochettino indietro come mentalità. Lo faccio volentieri e con professionalità perchè mi consente di avere la mia indipendenza. Un bacio a tutti.
Grazie Selvaggia, è stato un piacere e a presto!