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Intervista alla Mistress a Roma Signora Patrizia

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“Sono il risultato di ciò che ho visto e ciò che ho fatto, una donna che ha vissuto”

Abbiamo avuto il piacere di intervistare per voi Signora Patrizia, nota Mistress romana, abituée dell’alta società nazionale ed internazionale. Conversiamo col sottofondo delle note di Ella Fitzgerald, amata dalla nostra intervistata, che è grande appasionata di musica jazz, e ci lasciamo avvolgere dall’intrigante voce e portamento di Patrizia, donna bellissima, di classe e di grande cultura.

Buongiorno Signora Patrizia, grazie del tempo dedicato. I nostri lettori hanno chiesto a gran voce di conoscerla meglio.
Grazie a voi. Allora vi racconto di me: sono di origine veneta, nata qualche anno fa, ma lasciamo un po’ di mistero sul quando (sorride sorniona). Sono una donna felice, soddisfatta di me stessa e del percorso di vita che ho fatto. Tutte le scelte prese sono state consapevoli ed istintive, tutto quello che ho fatto è stato voluto. Sono il risultato di ciò che ho visto e ciò che ho fatto, una donna che ha vissuto.

Traspare molta serenità e sicurezza in Lei.
Sono del segno dei pesci e ho diverse caratteristiche di questo segno: sono una persona controcorrente, libera; una sognatrice, che si chiude nel proprio mondo e ama le arti. Soprattutto, vado sempre d’istinto, anche sbagliando, ma facendo sempre quello che voglio.

Un vero carattere da Mistress. Quando ha sentito la vocazione per questo ruolo?
Ho una laurea in scienze della nutrizione: sono stati studi molto belli ma rivenduti poco, perchè avrei voluto lavorare in ospedale, mi piaceva aiutare i malati, ma non c’erano concorsi per trovare un posto fisso. Così, in un periodo difficile della mia vita, trovai lavoro in un centro di telefono erotico. Fu un’avventura nuova, che durò 3 anni e mezzo e la ricordo come una esperienza molto bella: là, mi resi conto che c’era veramente un mondo che mi apparteneva.

Quello del sesso, ovviamente.
Esatto cara, il sesso appartiene a tutti. Al telefono, quando gli uomini mi chiedevano che gli venisse raccontato quello che gli sarebbe stato fatto come proiettato nella realtà, ho capito che mi piaceva l’idea di dominarli, mi eccitava. Un uomo che dipende completamente da me e da ciò che voglio è per me fatto di eccitazione.


Chi è per Lei, la Mistress?
Fare la mistress non è strizzarsi in corpetto ed impugnare una frusta. E’ sapere cosa stai facendo e a chi ti rivolgi. Bisogna sempre fare attenzione alle persone con cui si ha a che fare. Detto ciò, mi identifico appieno in questo ruolo: sono una donna dall’immagine e dal carattere forte, ho l’istinto al comando.

Perchè ci sono persone che hanno “il bisogno della Mistress”?
Per diversi motivi. Dagli studi che ho fatto di psicologia infantile, gli uomini sono attratti dai piedi, perchè quando da bimbi si inizia a camminare carponi, la prima cosa che si vede all’altezza degli occhi sono i piedi della mamma. Questo è un imprinting positivo, una cosa bella.
Al contrario, quando scattano forme più violente di masochismo, è perchè la mamma di cui il bimbo tanto si fidava, dava al figlio punizioni molto severe, vissute come traumi potenti e mai superate. Per questo nell’età adulta, queste “punizioni” vengono ricercate nell’ambito del sesso.
In ultimo, la componente fetish, legata all’oggettistica: magari la mamma puniva colpendo con una ciabatta o altro, e quindi queste paure infantili vengono richiamate come brio, come cosa da voler rivivere in qualche forma.

E’ davvero interessante questa spiegazione. Sicuramente sono pratiche che magari non osano realizzare con la compagna ufficiale.
Esattamente e comunque le loro compagne, fidanzate o mogli non sono disposte a farle. Nel bdsm l’uomo vuole essere disprezzato, umiliato e mettere mano al portafoglio, soprattutto.


Lei a che tipo di clientela concede la Sua presenza e supremazia?
A chiunque sia rispettoso. Ammetto che sono abituata ad ambienti di livello molto alto: viaggio spesso su jet privati: Montecarlo, Miami…sono molto richiesta nel jet-set.
Il sesso poi per me è fondamentale, ma scelgo io come e con chi farlo. Non mi concedo facilmente, e rifiuto tantissime proposte, anche di persone famose.

Che immagino per riservatezza, non si possono citare…
No (ride). Ma posso dirti che gli uomini più interessanti, carini ed educati sono i politici ed i calciatori. Loro hanno necessità di fidarsi e di avere una persona con cui giocare e che tenga la bocca chiusa. Dico sempre loro, magari quando li prendo a frustate: “non mi importa se siete luminari, politici o chi altro…potete essere chi volete, ma qui con me siete quello che dico io, dei cani, delle bestie, dei sottomessi”.

C’è qualcosa che Le piace fare particolarmente?
Mi piace l’umiliazione verbale e quella fisica: per me l’uomo deve essere un oggetto e diventare tutto ciò che voglio secondo la mia fantasia.

E qualcosa che proprio si rifiuta di fare?
Quando mi chiedono di portare animaletti per poi ucciderli: mi rifiuto e lo trovo raccappricciante. Purtroppo, esistono anche persone di quello stampo, ma non voglio averci nulla a che fare.

Si sente che Lei mette proprio passione in quello che fa e che è la Sua strada. Crede che un giorno smetterà, però?
Faccio la Mistress quando mi va, non è una occupazione a tempo pieno, riesco a dedicarmi contemporaneamente ad altre attività. Smettere del tutto, dipende, sono molto libera ed indipendente ma sicuramente smetterei se dovessi innamorarmi.

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