Abbiamo incontrato la bellissima Lady Ana di Capri, famosa mistress trans. E’ una Padrona dotata di grande carisma, gentilezza, molto educata e simpatica. E’ implacabile nei giochi di ruolo e l’ideale per tutti gli amanti del sadomaso e del fetish.
Buongiorno Lady Ana. Ci racconti qualcosa di Lei.
Sono nata a Brasilia ma da tanto tempo vivo a Milano. Ho vissuto anche in Francia e Germania dove ho imparato le pratiche di sadomaso. Il passo successivo è stato quando ho conosciuto in Francia intimamente un uomo che viveva questo aspetto della sua sessualità: era un schiavo e mi ha fatto imparare tanto. Io da subito ho capito che ero portata a fare la Padrona.
Che caratteristiche deve avere per Lei una Mistress?
La Padrona è chi stabilisce ogni aspetto del rapporto con lo schiavo o la schiava. Tutte le richieste vengono espresse dalla Padrona, anche quelle che possono essere viste come maggiormente stravaganti.
Questo ruolo per Lei è una vocazione o una rivelazione?
Entrambe. Ho capito che non era una “perversione” ma un aspetto intrigante del proprio modo di essere quando, con un tipo che frequentavo, capii che molti uomini e donne, anche di grande potere nella vita professionale, sentivano il bisogno nel privato di invertire i ruoli, di essere dominati.
Lei ha detto che si è formata in Francia e Germania, giusto?
Si. La ho capito che la preparazione sia fondamentale perchè vi sono moltissimi modi di fare e interagire. Io da sempre ho capito che fetish e domnazione sono per me una vera passione, un autentico stile di vita. La prima volta che ho provato da dominatrice, con un professionista, è stato fantastico. Subito dopo ho cercato schiavi per continuare a farlo.
I pro e i contro della sua professione quali sono?
A me non è mai capitata una cosa che non mi piace perché ho trovato sempre quello che voglio. Non recito un ruolo, sono me stessa e mi eccita quando incontro un possibile schiavo.
Definisca cos’è per Lei il rapporto tra Mistress e schiavo.
Secondo me è una forma di libertà di espressione che richiede complicità e fiducia reciproca. Ci sono limiti che devono essere quelli stabiliti consensualmente dalla Mistress e dallo schiavo.
Che pratica Le piace di più?
Ho uno studio attrezzatissimo a Milano, dove utilizzo diversi sex toys. In particolare però, mi piace frustare e sentire la sofferenza, anche se entro certi limiti.
Come si vede da qui a qualche anno?
Continuerà con questa professione e penso che sarò ancora più esperta, attrezzata e amante di questa disciplina.
Infine, vuole lanciare un messaggio per i nostri lettori?
Vorrei dire a tutti che di fatto questa pratica è un piacere mentale. Insomma, è una forma di piacere in cui l’eccitazione va oltre. Un giorno mi piacerebbe incontrare tutti gli amanti del bdsm riuniti in una fiera o ad un evento.