Statistiche recenti hanno dimostrato che gli amanti del bondage in Italia sono oltre 4 milioni. Dai semplici curiosi amanti della trasgressione agli effettivi praticanti, è una tendenza sempre più in espansione. Abbiamo deciso d’intervistare Davide “MaestroBD” La Greca, tra i più rinomati bondager italiani, richiestissimo anche all’estero e farci raccontare direttamente da lui di più su questo mondo e anche sulla sua vita, strettamente ad esso connessa.
Chi è per te il Master e tu ti identifichi a pieno in questo ruolo?
Il Master è appunto un ruolo, non una persona, è un vestito che indossi quando ti relazioni con un’altra persona che indossa quello dello schiavo o del sottomesso.
Mi identifico in un dominante, ovvero una persona a cui affidarsi per farsi condurre in un mondo di esperienze, senza necessariamente costruire un rapporto codificato cosi rigido come quello dominante/sottomissione tra Master e Slave.
Forse per questo mi sono avvicinato tanto alle corde, perchè nel bondage e nello shibari, pur creandosi un rapporto di dominazione tra chi lega e chi di fa legare non è cosi rigido e codificato, ma permette di calarsi profondamente dentro le proprie emozioni e viverle con minore rigidità.
Non per questo disdegno le relazioni D/s più classiche, spesso ho rapporti di questo tipo, amo sopratutto l’aspetto didattico, d’introduzione all’interno di questa esperienza.
Come mai hai scelto di chiamarti MaestroBD?
MaestroBD come nick nacque proprio per questo motivo, per la mia propensione ad un SM didattico, d’insegnamento e addestramento.
Quando lo vesto è un ruolo che prendo molto sul serio, sopratutto perchè chi mi si affida si appoggia completamente a me in questo percorso.
Quando hai iniziato ad interessarti al bondage?
Per caso, mi sono trovato a legare una ragazza con cui avevo una relazione affettiva su suo desiderio, ma senza avere reali fantasie del genere. Quando le corde hanno iniziato a farmi sentire sensazioni mi sono appassionato.
Ho imparato da solo, quindi copiando dalle foto, dai video, inventando soluzioni, ma cercando da subito di costruire emozioni in chi mi si affidava.
Quando mi proposero di insegnare bondage e shibari presi la palla al balzo e divenne passione vera, nell’insegnare si impara tanto, e cosi è stato.
Dal 2004 ad oggi insegnare Shibari è stata la mia principale passione, cosi come praticarlo sia in privato che sul palco.
Quando hai sentito la “vocazione” per questo ruolo?
Probabilmente subito, ho sempre avuto un ruolo di guida, di insegnante in tante cose nella vita, cosi le corde hanno espresso molto bene questa indole. Quella di ricevere la fiducia e costruire belle emozioni nelle persone.
Anche con l’uso di metodi “forti”, quindi emozionali. Ho sempre fatto sport in cui il dolore era una componente presente, arti marziali, football americano e body building, cosi ho sempre apprezzato l’uso di strumenti diversi nei rapporti umani: non solo la dolcezza, l’ascolto e la cura, ma anche il sadismo, la forza e la disciplina.
Quando ho iniziato le corde a 19 anni ho sentito che erano la cosa giusta per me, da allora, tranne qualche pausa, mi seguono e mi guidano da oltre 26 anni.
Quindi non hai avuto un “maestro” che ti ha introdotto in questo percorso?
Con sommo dispiacere no, ho iniziato da solo, per prova ed errore, usando riviste e video per adulti come riferimenti, o i fumetti americani di Stantoon ed Eneg.
Il primo che ho chiamato Maestro, e forse l’ultimo che chiamerò cosi, è stato il Sensei Yukimura Haruki, con cui ho studiato per due anni andando a trovarlo a Tokyo e seguendo le sue parole ancora studio e vado avanti.
Il Maestro è venuto a mancare l’anno scorso, lasciando un vuoto incolmabile per me, ma donandomi l’onore di essere riconosciuto come Istruttore Certificato della sua scuola e il percorso nello stile di Kinbaku Dolce detto Aibunawa che ancora percorro seguendo le sue parole.
Non ho mai dato a nessun’altro ne prima ne dopo il titolo di Maestro, ma ho studiato corde con altri insegnanti da cui ho sempre imparato tanto e che ringrazio sempre del tempo che mi hanno dedicato. Tuttora dedico allo studio da solo o con persone competenti più tempo possibile, compatibilmente con le mie attività e gli alti costi.
Molto affascinante. Parlaci meglio di questa disciplina.
Lo shibari è una disciplina, una pratica attraverso cui due persone scambiano emozioni in un rapporto di dominazione, uno cede il controllo all’altro che si prende cura di lui.Questo scambio è molto potente perchè nell’affidarsi si smette di vivere la tensione del quotidiano concentrandosi sull’immediato. Sul qui e ora delle sensazioni fisiche e mentali.
Le corde sono estensione delle mani, un abbraccio continuo che diventa emozione e forza.
La pratica ha una componente sensuale, poichè coinvolge tutti e 5 i sensi nelle emozioni, in forma anche forte con strumenti come la deprivazione sensoriale, il dolore fisico e la costrizione.
Ma in un ambiente sicuro, perchè vissuto dentro un rapporto basato sulla cultura del consenso informato, della reciprocità. Chi viene legato può interrompere l’esperienza con una semplice parola che lo rende immediatamente libero.
Cosa ti piace di più in ciò che fai?
La fiducia delle persone, il sentire che vengono da me, mi chiedono di sperimentare, si lasciano andare dentro le mie corde e nelle mie mani. Un dono enorme vedere quanto quello che fai ha valore per loro, spesso cambiando un poco la loro percezione della vita e delle emozioni. Quando qualcuno a distanza anche di anni mi ringrazia per quello che gli ho donato, o gli ho insegnato, per me da senso a quello che faccio.
Cosa ti piace di meno, se c’è, nelle tue pratiche?
Il dovermi confrontare con le necessità della vita quotidiana per seguire questa passione e la carriera artistica ovviamente, e poi alcune reazioni poco urbane di chi critica questa pratica per sentito dire, senza effettivamente informarsi e comprendere.
Cosa credi che amino, le persone, nel sentirsi “costrette” dalle corde?
La libertà di essere se stesse, di essere fragili, di vivere emozioni, di riconoscere la propria sessualità. L’occasione di lasciarsi andare dentro le proprie fantasie senza doversi controllare, le corde e il rigger (maestro legatore) lo fanno per loro. Affidarsi è la parola chiave. Poi il corpo vive percezioni fisiche non comuni, in una società che abborre il contatto fisico è liberatorio viverlo in maniera forte e senza preconcetti.
Le persone che vogliono lavorare con te o vederti all’opera dove ti possono trovare?
Tengo un calendario aggiornato sul mio sito www.maestrobd.it, oltre ad essere presente su tutti i social network come facebook o instagram. Cercando Davide La Greca o MaestroBD escono le mie pagine, i video su youtube e i tanti modi per contattarmi. Sono un animale digitale, quindi è facile scrivermi un messaggio e ricevere risposta a stretto giro di click.
E chi invece volesse apprendere da te questa meravigliosa arte?
Per chi vuole vedermi fisicamente sono presente nelle tre scuole di shibari che gestisco a Pavia, Roma e Bologna e in tantissimi eventi fetish e bdsm, dal Decadence al La Regina Nera, passando per le tante occasioni come festival giapponesi o eventi sulla sessualità.
Per chi vuole provare le corde o offrirsi come modella o modello per foto, video o spettacoli sono sempre alla ricerca di nuovi collaboratori, basta scrivermi a maestrobd@maestrobd.it
Credi che continuerai per sempre in questo tuo percorso o un giorno smetterai?
Smetterò quando non riceverò più emozioni da quello che faccio, o se mai il fisico non mi permettesse di garantire la massima sicurezza di chi mi si affida. In quest’ultimo caso forse continuerei ad insegnare fino all’ultimo giorno, come il mio Sensei, che ha fatto l’ultima lezione due giorni prima del suo ricovero. Faccio corde da più di metà della mia vita, credo sia difficile che io smetta.
Dammi un tuo pensiero libero, a conclusione di questa intervista, su ciò che non ti è stato chiesto, ma avresti voluto dire.
Credo di essere molto aperto, quindi di aver espresso tutto, quindi ne approfitto per dire la cosa più importante.
Il Bondage e lo shibari sono pratiche pericolose, con un rischio alto sopratutto per chi si fa legare.
Quindi non improvvisatevi, l’offerta formativa ormai è vasta e presente in tutte le grandi città, oltre a libri e video.Trovate chi vi piace e prendete lezioni, seguite qualcuno o frequentate i tanti eventi di corde che si organizzano. Meglio un dubbio in più che un errata certezza che vi conduce all’errore.
Lo shibari è emozione, un percorso verso la scoperta di se attraverso l’uso sapiente di dolore e piacere. Un percorso che va fatto con la testa prima ancora che con il corpo.
Grazie Davide “MaestroBD” La Greca per il tuo prezioso tempo e a presto.
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BIO:
Davide “Maestro BD” La Greca ha viaggiato negli ultimi due anni in Giappone, per approfondire le tecniche dello Shibari sotto la guida del Sensei Yukimura Haruki, diventando prima allievo e poi istruttore qualificato della scuola Yukimura Ryuu.
È stato poi il primo italiano ad esibirsi sul palco principale della Boundcon di Monaco (2011), della Fiera internazionale del Bondage di Hohenems (Austria 2014), sul palco della RopeFest a San Pietroburgo (2012) e del Onawa Asobi di Tokyo (2016), ma la sua principale occupazione resta l’insegnamento. Ha fondato gli Shibari Dojo di Roma e Pavia, le scuole di bondage dove insegna su base settimanale e mensile e da 5 anni è il direttore artistico del festival sulla sessualita Xplore Roma, versione italiana del tedesco Xplore Berlin.
Per maggiori informazioni e curiosità, visitate il sito personale di MaestroBd: www.maestrobd.it
Per approfondire il tema, potete acquistare i suoi libri fotografici a tema corde, manuali pratici sulla tecnica e una raccolta di racconti: www.maestrobd.it/wp/libri/
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