Un perfetto mix di eleganza, garbo e seduzione unito ad un fascino conturbante ed a una mente non comune: conosciamo oggi Angela Mistress, severa Padrona trans italiana di Milano.
Buongiorno Angela Mistress, è un piacere conoscerla. Le va di parlarci un po’ di Lei?
Sono Angela, nata a Milano, 100% italiana e abito vicino a Malpensa. Conosco bene gli uomini, i loro desideri, le loro fantasie, più di quanto donne, mogli e fidanzate sono convinte di sapere (sorride).
Una risposta molto decisa, che mette subito in chiaro chi è che comanda. Lei è una Mistress molto famosa, anche. Che caratteristiche bisogna avere per esserlo?
E’ la figura che assume il ruolo dominante sul partner-schiavo che deve essere completamente sottomesso. I ruoli devono essere ben distinti per tutto il tempo della sessione, in cui lo schiavo deve essere sempre assoggettato al volere e ai capricci della padrona.
La “vocazione” per questo ruolo quanto l’ha sentita?
Devo dire che la mia natura è sempre stata quella di comandare, gestire l’incontro e fare la regista… come mistress mi trovo a mio agio. Vorrei essere più severa, ma alcune volte non sempre si può andare oltre.
Lei ha avuto una formazione particolare magari all’estero o è autodidatta?
Chiaramente ci deve essere una predisposizione naturale che poi va perfezionata strada facendo. Il nord Europa è la patria della dominazione, dove ci sono forme più evolute fino a diventare stili di vita (blackmail, ricatti anche a distanza o telefonici, contratti master-slave di durata annuale). In Italia è poco sentita e quindi mi devo adeguare.
Comunque, sono cresciuta in campo. Adotto più che altro dominazione psicologica, umiliazione, derisione, costrizione, privazione, correzione educativa e punitiva, tutto circoscritto alla sessione.
Cosa Le piace di più in ciò che fa?
Avere in potere l’uomo. Annientare il suo cervello e assumerne il comando, notare che si eccita mentre esegue le mie istruzioni. Mi appaga vedere un medico, imprenditore, avvocato e un politico che nella società conta, mentre quando è con me striscia come un misero verme e gode vistosamente ad essere offeso, mortificato, deriso, maltrattato e perseguitato.
Spesso infatti sono le persone di potere ad avere questo bisogno.
Si, sono persone che conducono una vita frustrante piena di impegni, responsabilità, stress e nervosismo e in cui sentono il peso delle regole e dei doveri (fare il marito, il padre, il manager, il medico, l’insegnante ecc.).
Quindi, sentono il bisogno fisiologico e mentale di provare uno stimolo forte, una scarica adrenalinica data da un’umiliazione e un dolore: emozioni che compensano la routine della loro vita monotona, piatta, annoiata, banale, scontata e prevedibile.
C’è qualcosa che proprio non le piace fare nelle Sue sessioni?
Purtroppo registro un’escalation nel consumo di droghe. Ormai, l’associazione sesso-droga è assodata.
Questi clienti sono convinti che sotto l’effetto di droghe le performances sono più amplificate. Ahimè, devo constatare esattamente il contrario. Sembrano automi indemoniati. Io invece pretendo un partner cosciente e presente e non alterato.
La sicurezza prima di tutto, per entrambi. E per quanto riguarda i limiti, quali sono quelli che dovrebbero esserci tra Mistress e schiavo?
Ci devono essere delle regole di rispetto reciproco. Prima della sessione si chiarisce cosa si fa e cosa non si fa, se si vuole infliggere dolore e a quale intensità, oppure limitarsi alla dominazione verbale.
Che attrezzi Le piace usare?
Gli essenziali sono: guinzaglio, catene, corde, pinze che hanno anche significato simbolico per sottolineare la propria supremazia. Lo schiavo deve essere umiliato a fare il cane, camminare a 4 zampe, annusare e leccare oppure essere legato e immobilizzato. Gli devono essere inflitte forme di tortura ed essere ridotto in schiavitù, ordinandogli di effettuare vari servizi. Lo schiavo è perfettamente consapevole che se non soddisfa le esigenze e le aspettative della signora/padrona subirà una serie di punizioni di varia natura e intensità.
Come si vede da qui a qualche anno? Cosa le piacerebbe fare?
Non vedo il futuro, vivo il presente.
Angela Mistress, ha da aggiungere qualcosa a conclusione di questa intervista?
Vorrei che in questa società ci fosse rispetto assoluto per tutti gli orientamenti sessuali nell’assoluta libera spontaneità. La natura, intesa come pianeta Terra, è il frutto di milioni di anni di evoluzione, ma il perfetto equilibrio raggiunto si sta spezzando a causa di ideologie, pregiudizi, interessi, guerre, sopraffazione, violenza.
Ambiente e animali stanno già pagando un prezzo altissimo. Gli uomini stanno somatizzando problemi, insicurezza, stress, pensieri negativi che confluiscono nella sfera sessuale sotto forma di perversioni, frustrazioni, confusione, paure, disorientamento, manie, psicosi, vizi, delusioni e insoddisfazioni.
Nella sfera sessuale l’uomo sta diventando fragile, impotente, infantile, insicuro, in preda a fantasie e fobie che non sa gestire. Io sto avvertendo tutto ciò.
Purtroppo la società è già una malata cronica che non vuole trovare la cura.