Quando si parla di “Sissy Maid” si fa sempre un po’ di confusione su cosa si intende per questo ruolo, caratteristico del mondo FemDom. In pratica, è uno schiavo che vuol essere effeminato e vestire i classici panni di cameriera o serva casalinga, svolgendo i tipici lavori da domestica come lavare, cucinare, pulire casa, fare commissioni o qualsiasi altra cosa desideri la sua Mistress.
Noi abbiamo intervistato Alex, 40enne sissy maid di Treviso, che ambisce a diventare schiavo personale di Mistress FetishDea. Da lui ci siamo fatti spiegare meglio cosa si prova a indossare la parrucca, il grembiulino, le calze e i tacchi. Insomma cosa si prova a sentirsi donna e rendersi utili.
Buongiorno Alex, allora, cosa ti attrae dell’essere uno schiavo Sissy Maid?
Buongiorno a voi. La scelta di vestire i panni di Sissy Maid (mi faccio chiamare Lilly) nasce dal fatto che sono attratto dall’idea di essere utile alla mia Dea. Il travestimento è la scelta più giusta, mi calo nel ruolo al 100%. Da sempre ho un’indole sottomessa che ho scelto di coltivare. Diventare Sissy Maid non è stato difficile perchè essendo imprenditore nel settore della ristorazione, già avevo la possibilità di far da maggiordomo o domestico (sorride).
Molti Sissy Maid sono uomini etero, giusto?
Si, l’orientamento sessuale non è importante, anche se io sono bisex. Ho sempre tenuto molto ad avere un’aspetto fisico piacevole, idoneo al diventare una sissy maid. Ho iniziato a realizzarmi in questo mondo particolare quando avevo circa 20 anni. Negli anni poi, acquisendo potere economico, ho potuto dedicarci anche più tempo.
Potere economico in che senso?
Come dicevo, sono un imprenditore e sono solo sottomesso con chi decido che sia la mia Padrona. Non sono sottomesso dalla società.
Quando è iniziata la ricerca di una Mistress?
E’ stato progressivo. Andando a memoria, fin dall’infanzia avevo certi pensieri di sottomissione che però non sapevo inquadrare, è nata dentro di me.
Cercavo una Padrona unica e qualche anno fa ho conosciuto Mistress FetishDea, unica per cultura e charme. Con lei mi sono impegnato ad adempiere a tutti i doveri e oneri tra Padrona e schiavo.
Mistress FetishDea ha frequentato anche la famosa villa in Inghilterra di Mrs. Silk, luogo famosissimo dove si praticava la femminilizzazione e c’erano numerose Sissy Maid devote.
Esatto, quello era un posto che richiamava Sissy da tutto il mondo che andavano a servire lì le loro selezionatissime Padrone. Peccato che ora quella villa non esista più, Mrs. Silk non è più tra noi.
A livello psicologico è stato difficile accettare questo tuo lato?
No, perchè si tratta della mia vocazione, è la mia realtà. Piuttosto, è stato difficile svilupparla e trovare la Padrona giusta. Perchè a volte, la Padrona diventa la schiava dello schiavo.
In che senso?
E’ come il lavoro delle guardie carcerarie. Se non si riesce a staccare tra il lavoro e la vita normale, rischiano di diventare loro stessi carcerati. Questo ovviamente non è il caso di Mistress FetishDea. Io sono una persona concreta e rispettosa, ma se uno schiavo è invadente e la Padrona non ha polso allora si può verificare questo.
Ricordi il tuo primo incontro da sottomesso con Mistress Fetish Dea?
Io e lei ci conosciamo da anni e per una Padrona avere uno schiavo fisso è un impegno. Finalmente mi considera ma tempo fa non mi avrebbe accettato come schiavo. Bisogna avere una certa maturità per gestire tutto: il tempo giusto e le giuste tempistiche o, come dice un proverbio veneto: “quando il corpo si frusta l’anima si ‘giusta”. (sorride)
Alex, tu che cosa cerchi in una Mistress?
E’ un discorso di pelle. Ho conosciuto Mistress molto belle che non mi dicevano niente. Io sono un bell’uomo, non mi manca nulla per avere moglie e fidanzate, ma non ne ho mai volute, erano tutte insipide. Con una Padrona, l’importante è la presa mentale, un discorso cerebrale, la fisicità conta poco o niente. In Mistress FetishDea ho trovato tutto questo.
La desideri sessualmente?
Con la mia Padrona non voglio avere rapporti sessuali, affinché il rapporto continui. Certo, la desidero perchè è una donna bellissima, ma resto in castità. E’ giusto che resti un sogno irrealizzabile.
A tuo parere, perchè alcune persone sentono il bisogno di avere una Padrona?
Conosco tante Padrone che lo fanno per vocazione e non solo per vantaggio economico. Molte inoltre hanno sotto di loro gente importante: capitani dell’esercito, industriali, giudici…forse tutti loro hanno bisogno di far vedere quella doppia sfacettatura…trovano sollievo ad essere guidati.
Il tuo essere Sissy Maid/schiavo, influisce in qualche modo nella tua vita quotidiana?
Neanche un po’! Ecco, magari l’unico rischio è quando sono a casa e devo mettere a posto la valigia allora qualcuno può trovare tutta l’uniforme, la parrucca e il reggicalze! (ride). Ma non porto mai Lilly a casa.
Che consiglio daresti a chi magari sente di avere l’indole da Sissy ma ha “paura” nel farla emergere?
A me piace poco dare consigli perché la vita fa tutto da se. Però, condividere la propria esperienza è giusto, anche se non siamo tutti uguali e ognuno ha la sua vita. Quindi, a tutti gli schiavi, sissy maid e sottomessi che stanno leggendo, cito un proverbio: “non conosco la chiave del successo ma conosco quella del fallimento, piacere a tutti”. Tu non potrai mai piacere a tutti. Vai per le tua strada, chi ti vuole bene ti seguirà e chi non ti vorrà andrà per la sua. L’importante è che tu non finisca i tuoi giorni con dei rimpianti. Meglio avere dei rimorsi e che la gente ti odi per quello che sei, piuttosto che ti ami per quello che non sei.
Grazie Alex per averci fatto scoprire di più sul mondo delle Sissy Maid e aver condiviso la tua personale esperienza!