Quando si parla di locali d’eccellenza della scena LGBTQI in Italia ed in Europa non si può che pensare subito allo storico “Nuova Idea International” di Corsico, Milano.
Trasferitosi nella nuova sede di Via Alcide de Gasperi, negli ultimi 9 anni il locale si è ulteriormente imposto nella scena, con risultati decisamente brillanti, grazie alla vulcanica gestione dell’art-director Adriano Ferro. Gli abbiamo rivolto alcune domande per conoscere meglio lui e le sue attività.
Ciao Adriano, ti va di parlarci del locale che gestisci, Nuova Idea?
Certamente. Innanzi tutto, un po’ di storia. Il Nuova Idea è stato il primo locale gay che permetteva l’ingresso alle trans (per una questione di transfobia anni fa non erano ammesse nei club). Nuova Idea è stato quindi il primo a dar visibilità al mondo gay e trans con risultati eclatanti.
Ai tempi, circa 23 anni fa, quando arrivai a Milano, lo frequentavo come cliente. Ogni sabato attirava una clientela di circa 1000/1500 persone e riuniva trans, gay, lesbiche e persone interessate al genere.
Aveva due sale, una disco-dance ed una di liscio con orchestra: in quest’ultima la particolarità era che, per la prima volta, si potevano vedere coppie gay di una certa età ballare insieme, cosa che fino ad allora era impensabile da vedere altrove.
Ha una sua storia molto radicata nel territorio lombardo, quindi.
Assolutamente si. Ha una sua cultura ed una storia molto forte. Il locale era molto famoso anche oltre i confini europei ed ha ospitato nomi d’eccellenza come Boy George, Patty Pravo, Loredana Bertè, Gina Lollobrigida e tantissimi famosi attori americani.
Nuova Idea precursore dei tempi.
Dopo Nuova Idea, tutti gli altri locali notturni gestiti da omosessuali si sono resi conto che l’ostruzionismo verso il mondo trans non aveva senso d’esistere, bisognava fare fronte comune contro i pregiudizi ed aprir loro le porte. Come allora, per il suo “folklore” e la sua “colorita” clientela, Nuova Idea continua a “spopolare” anche oggi sotto la mia direzione.
A che tipo di pubblico si rivolge?
E’ un locale aperto a tutti: gay, lesbiche, trans, etero, tutti sono benvenuti, senza discriminazioni.
Quando hai iniziato a muovere i primi passi nell’ambiente della vita notturna e dello show business?
Ho iniziato ormai 15 anni fa come go-go dancer e cubista, ma avendo sempre avuto spirito organizzativo, curiosità ed intraprendenza imprenditoriale ho ben presto capito che quei ruoli mi andavano stretti (anche se adesso continuo ad esibirmi ogni tanto, visto che sono richiesto, per divertimento).
Anni fa, sono stato il primo a dare vita al primo gruppo di spogliarellisti professionisti, gli “Erotic Dreams”, ragazzi molto prestanti e fisicati dichiaratamente gay che si esibivano con coreografia e costumi realizzati da me. Erano richiesti anche in tantissimi locali con clientela etero di tutta Italia e molto apprezzati.
Questa avventura è durata 2 anni, poi, all’incirca una decina di anni fa ho conosciuto Rosario Zanoni, proprietario della Nuova Idea, e mi ha offerto la direzione artistica.
Ho dunque creato il mio gruppo di animazione e spettacolo “New Passion” formato da drag queen, ballerine, cubisti, artisti circensi, con cui animiamo le serate, sempre con risultati molto apprezzabili.
Curi personalmente la creazione dei costumi per le esibizioni, dicevi.
Si, in questo modo do’ sfogo alla mia creatività ed inventiva, mi piace molto realizzarli.
Quali obiettivi vuoi raggiungere da qui a qualche anno?
Mi prospetto intanto di continuare così, ma, come si dice, mai accontentarsi. Vorrei fare sempre di più, realizzare spettacoli sempre più coinvolgenti e favolosi. Per fare questo al meglio, però, serve un budget adeguato, perché investire sul palco, sulla musica, gli artisti ed i costumi è fondamentale.
Mi piacerebbe molto avere un mio locale, ma purtroppo economicamente non ho ancora le fonti.
Sono però sicuro che sarebbe un grande successo, perché fino ad oggi tutte le idee che ho avuto hanno avuto riscontri decisamente positivi.
Chi sogni come cliente numero uno nei tuoi locali?
Sarei molto orgoglioso ed onorato se alla Nuova Idea o in un locale da me gestito, aperto a tutto il mondo LGBTQI , venisse come ospite Ru Paul, perché ha fatto la storia delle drag queen in Italia e nel mondo. Tutte le drag si ispirano a lei, è una vera icona.
Mi piacerebbe ospitare anche Amanda Lear, l’ho conosciuta professionalmente una sera ma non c’è stato tempo di approfondire meglio la conoscenza.
Inoltre, il mio sogno più grande è avere come ospite Madonna. Mai dire mai, sognare è sempre sinonimo di aspettativa e speranza, quindi io voglio crederci, perché i sogni vanno sempre coltivati, con la speranza che sboccino nella realtà: sono la benzina che fa andare avanti.
Infine, ti va di raccontarci la tua prima volta in un locale notturno, qualche aneddoto particolare?
Pensandoci bene in 15 anni di vita notturna sono successe un sacco di cose: aerei persi, costumi che prima andavano bene e poi non più….veramente tante avventure e disavventure.
Una esperienza tragicomica è successa qualche anno fa, quando dovevamo raggiungere una località in Austria per esibirci. Abbiamo sbagliato strada e ci siamo smarriti nella Foresta Nera, in mezzo alla bufera di neve e con i telefonini che non prendevano perché non c’era campo.
Stavamo anche per finire la benzina ed eravamo mezzi disperati, ma poi per fortuna dopo ore, grazie al navigatore siamo riusciti a ritrovare la strada e insomma…tutto bene ciò che finisce bene!