IL CULTO DEL SESSO Il piacere attraverso la storia Il Sesso nelle Religioni

IL CULTO DEL SESSO

Share:

Se nei paesi protestanti non vi era il culto delle reliquie, per converso pare che in essi fosse possibile trovare una curiosa mescolanza di puritanesimo. Nelle sua forma peggiore per quel che s’attiene al sesso, con una incredibile aperta svergognatezza.

IL CULTO DEL SESSO Fanny Hill
La rappresentazione della vita sessuale che troviamo in libri come Fanny Hill (o anche in Tom Jones e nei lavori di Smollett, o di Hogarth) prova che l’Inghilterra del XVIII° secolo, a dispetto dei pastori protestanti, era assai poco diversa dalla Francia della stessa epoca.

Smollett
I francesi forse non erano così grossolani; vi può essere stata assai maggior bellezza ed eleganza e raffinatezza nelle classi superiori.
Ma “l’amore” era stato trasformato in Francia in una delle belle arti, o addirittura una scienza.
La vita sotto la reggenza era una continua ricerca dell’amore; essa raggiunse le più scandalose altezze sotto Luigi XV.

Luigi XV
Il suo malfamato Parc aux Cerfs divenne più che un modo di dire. È particolarmente divertente il sapere che il re francese aveva, unito a questo bordello, una cappella privata. In questa invariabilmente sostava prima di partecipare alle scene di depravazione alle quali si dedicava con tanto ardore.
La vita sessuale in Francia durante il XVIII° secolo si rifletteva naturalmente nella sua lettura.

IL CULTO DEL SESSO Hogarth
Se come sostengono i Goncourt, l’epoca era “femmina”, non è sorprendente trovare che quella che si chiama letteratura leggera si occupava quasi esclusivamente del bel sesso. E questo era per lo più da un punto di vista esclusivamente sessuale.

IL CULTO DEL SESSO Goncourt
Per ricordare soltanto alcuni scrittori, De Sade, Restif de la Bretonne, Andrea Nerciat, Mirabeau, Crebillon figlio, Casanova, Voltaire, Diderot e molti altri diedero il loro apporto alla letteratura erotica dell’epoca. Se l’Inghilterra può rispondere soltanto con Fanny Hill, fu perché la quasi totalità delle opere dei francesi più attraenti venivano tradotte e circolavano in questo paese.

IL CULTO DEL SESSO Andrea NerciatCasanovaIL CULTO DEL SESSO CrebillonIL CULTO DEL SESSO De SadeDiderotMirabeauIL CULTO DEL SESSO Restif de la BretonneIL CULTO DEL SESSO Voltaire
Durante il XIX° secolo fu fatto uno sforzo deciso da governi di Francia e d’Inghilterra per eliminare quella che si giunse a chiamare letteratura “indecente”.
Scrittori ed editori furono severamente perseguitati; contrariamente all’opinione corrente le pene erano severe come in Francia.
Ma la vendita di questi libri, sebbene repressa, non diminuì molto.
Persino in America, dove la campagna era condotta da un delegato governativo del puritanesimo di Anthony Comstock, vi era sempre una continua domanda ed offerta.

IL CULTO DEL SESSO Anthony Comstock
Religione e pubblica moralità possono aver condannato il sesso considerandolo per lo più uno sporco affare, ma si trovò in pratica che il pubblico era estremamente ostinato su questo punto..
In ogni modo, allorché Freud cominciò a pubblicare i suoi lavori sulla psicanalisi, che segnarono un’epoca, fu salutato con entusiasmo da una larga parte del pubblico.

IL CULTO DEL SESSO Freud
Sotto l’errata impressione che intendesse per sesso esattamente quel che la gente aveva sempre inteso con questo termine, si ritenne che vi fosse finalmente una qualche giustificazione scientifica per la glorificazione dell’impulso sessuale.
I libri sulla questione sessuale si sono moltiplicati con stupefacente rapidità.
La libera discussione del controllo delle nascite è una caratteristica della nostra epoca. Questo ha largamente contribuito ad un più aperto chiarimento di un problema che, sotto l’influenza particolarmente della religione, era considerato il peccato originale.
Può essere che, come risultato, il sesso abbia ottenuto nella nostra vita una parte maggiore di quella che in effetti meritava.

Si è detto ormai abbastanza per dimostrare che, in tutti i tempi, la questione sessuale ha ossessionalo le menti della gente come se fosse d’importanza preponderante.
Nulla mai nella storia dell’umanità ha assorbito l’attenzione di uomini e di donne a tal punto. Ammettendo, naturalmente, che la soddisfazione della fame è la prima e più imperiosa necessità. Persino tra i cosiddetti selvaggi le questioni sessuali hanno il massimo peso.
Noi, più civili, abbiamo innalzato l’amore a grande altezza, che l’abbiamo idealizzato, che abbiamo dedicato all’amore la nostra migliore letteratura. Le nostre migliori arti, possiamo ritenere che, presso le razze “inferiori”, è semplicemente una passione brutale.

Ma i loro tabù sessuali, i complessi costumi che riguardano la pubertà ed il matrimonio, mostrano che essi pure hanno una certa filosofia. Hanno  una certa cognizione della sua preminente importanza nella vita umana.
In realtà tutti i popoli hanno complicati costumi sessuali, lo studio dei quali si sta dimostrando una delle più appassionanti ricerche della sociologia.
E’ interessante notare che molte delle più straordinarie usanze, in cui il sesso ha una parte, sono considerati doveri religiosi.

IL CULTO DEL SESSO Marco Polo
Si prenda ad esempio l’abitudine di offrire la propria moglie e le proprie figlie ad un ospite straniero. Marco Polo, il famoso viaggiatore del XIII° secolo, ricorda come una consuetudine immutabile tra gli abitanti della Tartaria che il capo della casa ordinasse a sua moglie, alle figlie e a tutte le parenti femmine, di soddisfare ogni desiderio dell’ospite.
In effetti, il padrone giungeva a lasciare la casa finché lo straniero viveva in essa.
Tutto questo veniva considerato in una luce veramente religiosa da parte di tutta la popolazione.

IL CULTO DEL SESSO Mongu Kan
Allorché nel 1251 Mongu Kan ascese al trono, uno dei primi atti del suo governo fu di abolire l’usanza, e per tre anni non fu più messa in pratica.
Nel frattempo si verificarono nel paese una carestia ed altre sciagure. Disperato, il popolo mandò ambasciatori al monarca pregandolo che egli consentisse di seguire gli antichi costumi ospitali. Ed il Kan, sebbene sapesse che la sua legge non aveva nulla a che vedere con la carestia, fu obbligato ad abolirla.
Marco Polo nota che l’uso era ancora in vita allorché visitò il paese.

IL CULTO DEL SESSO Tom Jones