Da un po’ di tempo non ero più lo stesso, lavoravo per inerzia ai miei gioielli in strass, ma tutte le modelle che mi passavano davanti e che fotografavo, non avevano più lo stesso effetto su di me come una volta. Forse sarà stata la noia, forse la mia crisi di mezza età visto che avevo da poco compiuto 42 anni, ma ormai la mia posizione di artista di gioielli era solo una fredda e meccanica attività che non mi dava più il brivido di una volta. Le modelle sembravano tutte uguali e non facevo l’amore da anni ormai, nessuna storia erotica fra una modella e un artista di gioielli, come mi capitava molto spesso in passato. Un giorno ero nel mio studio e stavo visionando i curriculum delle modelle, che scivolavano via senza particolare interesse da parte mia.
Fu quando arrivai al curriculum di una certa Tania Sakura Do Santos che il mio cuore ricominciò a palpitare: nata in Giappone da madre giapponese e padre brasiliano, aveva solo 18 anni appena compiuti; occhi a mandorla e fisico brasiliano, alta 1,80 con i capelli neri e misure 95 – 66 – 98. Il suo sguardo era malinconico ma misterioso, intrigante ma sbarazzino, non smisi di pensare a lei per tutto il giorno. Il suo portfolio personale includeva foto dove indossava gioielli ed era quasi tutta nuda, iniziai a pensare a lei e la lussuria prese il sopravvento su di me. Aveva un corpo perfetto, era una curvy meravigliosa.
Non riuscivo a smettere di pensare a lei, Tania la nippobrasiliana, il suo culo e quel fisico mozzafiato avevano installato l’immagine del suo corpo nella mia mente. Aspettai fino a sera anche se avevo deciso già di contattarla, fu una lunga giornata e per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentivo interessato al mio lavoro, o forse ormai non m’interessava più niente dei gioielli ma stavo cercando solo una musa ispiratrice. Ma la consapevolezza varcò la mia mente, quando al telefono ascoltai la sua voce delicata per la prima volta, una voce sottile quasi da bambina, timida ma maliziosa, mi eccitò a tal punto che fissai l’appuntamento per l’indomani mattina, sicuro che ormai i gioielli avevano più a che fare con la ricerca della mia musa che con il mio lavoro. Andai a dormire ma non riuscivo a prendere sonno, né riuscivo a smettere di pensarla.
La mattina seguente mi svegliai stordito perché avevo dormito poco, mancava 1 ora all’appuntamento e m’infilai nella doccia per riprendermi. Mi vestii bene, con la mia camicia preferita e mi rasai a zero i capelli lasciandomi la barba incolta. Mi sentivo al settimo cielo e non vedevo l’ora di incontrare la mia modella preferita. Iniziai a mettere in ordine i miei nuovi gioielli strass che avrebbe dovuto indossare per le fotografie e poi per la sfilata: collane, bracciali, anelli, anelli per le dita dei piedi, cavigliere e cinture. Ripassavo mentalmente il suo corpo ed ero avvolto da uno strano senso di eccitazione, la lussuria stava prendendo il sopravvento su di me.
Fra un pensiero impuro e il desiderio di possederla, andai in bagno e mi sciacquai la faccia con acqua gelida. Mentre avevo ancora la faccia bagnata, suonò il campanello. Era Lei. Aprii la porta e il suo sorriso mi sciolse il cuore, mi abbracciò e mi ringraziò di averla scelta, mi buttò le braccia al collo e mi salutò baciandomi sulle guance.
Il suo profumo mi avvolse e rimasi in uno stato di confusione e semi erezione.
Quando le mostrai i gioielli lei rimase a bocca aperta e molto contenta. Amava le mie creazioni e adorava i gioielli in strass. Iniziammo subito a lavorare, presi la mia macchina fotografica e lei si spogliò, rimanendo in intimo. Aveva i tacchi alti e una lingerie molto sexy, che lasciava intravedere il seno, ma le mutandine erano più castigate, in quanto un fiorellino copriva il suo pube. Rimasi estasiato dalle sue gambe e dai suoi seni, il culo era grande ma non eccessivo, perfetto!
Iniziammo a provare le cavigliere, mi chiese aiuto e si tolse i tacchi alti, i suoi piedi erano davvero meravigliosi, le dita affusolate e lo smalto rosso mi mandarono al settimo cielo, inoltre erano profumati e non era facile trovare una modella dai piedi profumati. Iniziai a fotografare le cavigliere, mentre con enorme voglia toccavo i suoi splendidi piedi e poi passammo agli anelli per dita. Fu allora che mentre le infilavo gli anelli sulle dita del piede destro, che sentii il sinistro scivolare dalla mia caviglia fino al polpaccio. Iniziò a salire piano piano e dolcemente fino all’interno del ginocchio per poi continuare sulla coscia. Alla fine quel piede così sexy entrò nei miei pantaloni corti e senza esitare iniziò ad accarezzare il mio membro. Ero in preda ad un attacco di erotismo sfrenato.
Presi il suo bellissimo piedino profumato e lo spinsi contro il mio membro, con l’altra mano le afferrai il collo e iniziammo a baciarci, rotolando a terra fra i miei gioielli e le polaroid che avevo scattato. Furono 5 minuti di passione senza freni, la sua lingua entrava nella mia bocca senza chiedere permesso, le sue mani e i suoi piedi accarezzavano il mio corpo e le mie parti intime, era un angelo sceso dal cielo per donarmi nuovamente l’ispirazione. Ero confuso, stordito ed eccitato come mai in vita mia.
Ci fermammo per fare altre foto, ma riuscii solo a farle indossare qualche collana, prima di avventarmi sul suo collo. In pochi secondi mi ritrovai completamente nudo, alla vista di quella ragazza così giovane e pensando ai quasi 24 anni di età di differenza mi eccitai ancora di più. Poteva essere mia figlia, la cosa mi mando fuori di me.
Le strappai il reggiseno di pizzo e rimase solo con le mutandine, rotolavamo a terra mentre ci amavamo con passione, non mi accorsi di qualcosa che premeva contro il mio pube.
Continuavo a sentire la pressione di qualcosa di duro e non capivo cosa fosse. Tania si alzò e tirò via le mutandine, fui preso alla sprovvista quando notai il suo pene molto esile e minuto, non avevo mai fatto sesso con una trans, ma lei era troppo bella e io ero ormai partito per Orgasmolandia. Iniziai una fellatio dicendole che le stavo leccando la patatina, forse più per confortarmi o perché la cosa mi eccitava maggiormente, lei venne in pochissimi minuti dentro la mia bocca e ne fui davvero soddisfatto. Fu allora che il suo sguardo divenne malizioso, tirò fuori un dildo e iniziò a farmi provare nuove sensazioni che mai in vita mia avevo assaggiato.
Rimanemmo a fare l’amore per ore, del servizio fotografico rimase ben poco, ci scambiammo effusioni come due amanti perversi e lei ad un certo punto, mentre eravamo l’uno dentro l’altra iniziò a chiamarmi papà, cosa che mi eccitò molto, persino quando iniziammo a giocare con il suo vibratore, era molto fornita e ci divertimmo un mondo. Da quel giorno non faccio altro che pensare a lei ed è l’unica trans con cui voglio fare l’amore. Tania è una ragazza dolce, una modella bellissima e un’amante passionale, solo lei sa come prendermi e adora i giochi con i sex toys. Questa storia erotica fra una modella e un artista di gioielli mi fa venire in mente un ottimo spunto per un libro, ma poi quando inizio a pensarla non riesco a scrivere. La desidero sempre di più e non vedo l’ora di incontrarla di nuovo, con i suoi piedini profumati e le sue gambe bellissime, Tania ha stregato il mio cuore e non solo.
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