Il concorso Miss Trans Italia e SudAmerica, organizzato da Regina Satariano, responsabile del Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini, in collaborazione con Piccole Trasgressioni e Piccole Magazine Tv, è nel pieno dei preparativi. In attesa di conoscere chi saranno le due nuove Miss in carica per il 2018, abbiamo intervistato la bellissima Francesca, che ha vinto il titolo di Miss Trans Italia nel 2000.
Buongiorno Francesca, presentati ai nostri lettori!
Buongiorno a voi. Ho 44 anni e sono nata a Cividale del Friuli sotto il segno del toro, ma da sempre vivo a Bologna. Nella vita faccio la parrucchiera in un Salone.
Che passioni hai nella vita?
Le mie passioni sono i viaggi, lo sport, la disco-music, i viaggi…l’estate! Sono appena stata a New York, una città che ho adorato. Mi è piaciuta anche l’India e la città di Miami. Ammiro la cantante Madonna, andare in discoteca e la vita notturna!
Sei stata eletta Miss Trans Italia nel 2000. Che ricordi hai di quella esperienza?
Ho ricordi positivi: sono stati due giorni fantastici, nei quali ho conosciuto altre ragazze trans come me. La serata è stata favolosa, ricordo che c’era il ciclista Mario Cipollini in giuria e anche Marcella Di Folco, l’ex Presidentessa del MIT di Bologna, una gran persona. E’ stata una serata allegra, spensierata e divertente.
Cosa ti aveva spinto a partecipare?
Sinceramente? Inizialmente non volevo concorrere perchè i concorsi di bellezza non mi avevano mai interessata. Ma una mia amica mi spinse a farlo perchè lei non poteva più farlo e voleva che io rappresentassi l’Emilia-Romagna. Non credevo poi di arrivare prima, assolutamente, è stata una vera sopresa!
Che consigli daresti oggi alle aspiranti miss che partecipano al concorso?
Il consiglio è quello di partecipare vivendo tutto come un gioco che garantisce notorietà, poi ovviamente dipende ognuna che aspirazioni ha nella vita.
La mentalità nei confronti delle persone transessuali, in questi ultimi anni, secondo te è cambiata?
Io sono stata fortunata perchè faccio il lavoro da parrucchiera da 20 anni e vivo come una qualsiasi donna etero: sono ben inserita nella società e chi mi conosce e frequenta mi tratta come una donna. Per altre trans, so che non è così semplice.
Il problema del lavoro per le persone trans è ancora un duro scoglio da superare.
Si, e nasce dal fatto dei documenti d’identità: chi non è operata nei documenti risulta ancora con il nome maschile e quindi quando si presenta ad un colloquio con l’aspetto femminile che non combacia con il nome, questo diventa un problema importante.
Che cosa si può fare, ad oggi, per la tutela dei diritti delle persone trans?
Sicuramente velocizzare le leggi che riconoscano l’identità di genere sui documenti, anche se non si è fatta l’operazione di cambio sesso. In generale, più se ne parla, meglio è: l’informazione prima di tutto. Voglio sottolineare però che come me, ci sono altre trans che conducono una vita normalissima e che hanno un lavoro che non è per forza quello della prostituta. Conosco infermiere, hostess…in Italia, per fortuna, si ha la possibilità d’integrarsi.
Francesca, che progetti hai per il futuro? Sogni nel cassetto?
Io vivo giorno per giorno, sogni particolari…mi piacerebbe visitare la Cina e il Giappone.
In bocca al lupo per tutto Francesca!