Un pubblico entusiasta ha applaudito l’opera prima del regista ventiseinne fiammingo Lukas Dhont, che ha presentato al 71mo Festival di Cannes “Girl“, che ha concorso nella sezione parallela “Un certain regard” (un certo sguardo) e che parla dei tormenti di una giovane transessuale. La pellicola, proiettata al festival di Cannes è ispirata ad una storia vera e sia il regista che l’attore protagonista hanno lavorato con l’aiuto della vera transgender a cui l’opera si ispira.
La storia narra di Lara, interpretata splendidamente dall’esordiente Victor Polster, ragazza imprigionata in un corpo maschile che sogna di diventare una prima ballerina e cambiare sesso. Vive con il fratellino di sei anni e il padre, da cui ha pieno supporto nel suo percorso di transizione ma nonostante questo, lei soffre molto perché i medici non si decidono a farle fare l’operazione di cambio sesso e questo ostacolo, complica non poco il rapporto che ha con gli uomini, perché la costringe a vivere in una finzione che non rispecchia la sua identità di genere.
Il non poter esprimere le sue pulsioni e la sua vera natura, la divorano in un conflitto estenuante.
Il film, che uscirà al cinema il 10 ottobre, è stato definito dalla critica del festival di Cannes e dall’autorevole giornale francese “Figaro”: “una vera sopresa, coinvolgente e fluido, che sa muovere un’empatia tale verso il dramma da renderlo ambasciatore dei diritti di gay, lesbiche e transessuali più di molte rivendicazioni“.