ex detenute
un progetto ambizioso e bello quello di Antonio Turco che si prodiga per le detenute e le ex detenute del carcere di Belluno (frazione di Baldenich).
le detenute e le ex detenute del carcere porteranno in scena le storie di sette detenute
ex detenute
Un progetto ambizioso e bello, quello creato da Antonio Turco, attore, autore e funzionario pedagogico dell’amministrazione penitenziaria di Rebibbia (Roma) e l’associazione bellunese Jabar, che da anni si prodiga a favore delle persone recluse ed ex recluse del carcere di Belluno (frazione di Baldenich).
Di che cosa si tratta esattamente? Nella sezione transessuale del carcere cittadino verranno portato in scena, entro dicembre, le storie di sette detenute.
L’idea è nata da un laboratorio di scrittura creativa e autonarrazione per imparare ad aprirsi e raccontarsi, senza svelarsi troppo. La messa in scena, che prende spunto da episodi di vita reali, sarà un atto liberatorio che porterà una ventata di arte e di novità nel carcere di Baldenich. Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle detenute presenti e la collaborazione con il carcere di Rebibbia, una delle strutture penitenziarie in Italia in cui è presente il corso di scrittura e recitazione, farà si che si crei una sorta di ponte tra i due percorsi teatrali, finalizzato a scambiare, in futuro, anche le persone dei rispettivi carceri.
L’idea finale del percorso è quella di portare all’interno della Casa circondariale di Belluno l’opera «Borsellino atto finale», portando sul palco anche alcuni detenuti dell’istituto di Baldenich: un’attività che la compagnia teatrale Jabar ha già portato avanti a Locri, Reggio Calabria e Viterbo.
Il progetto sperimentale, il primo in Italia, è finanziato dal Csv Belluno ed è sostenuto dal dipartimento Politiche sociali di Aics nazionale, per promuovere la cultura della legalità e della corresponsabilità, per impedire la ghettizzazione e la discriminazione.