Emma Watson è schierata per i diritti delle persone trans Costume & società

Emma Watson è schierata per i diritti delle persone trans

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Emma Watson, famosa per il ruolo di Ermione Granger nella saga Harry Potter.

Lei ha dichiarato in tweet di essere a favore dei diritti LGBT. E ha deciso di metterci la faccia!

Sostiene inoltre la riforma di qualche giorno fa. Questa prevede che non serva alcuna diagnosi per accettare l’identità delle persone trans.

Brava Emma Watson!

Emma Watson, la famosa attrice 28enne britannica che ha interpretato Hermione Granger nella saga cinematografica di Harry Potter, si è schierata, tramite il social Twitter, al fianco delle persone transgender. In questo tweet ha chiesto immediate modifiche al Gender Recognition Act britannico.
Si tratta di una legge del 2004, la cui revisione di riforma ha preso il via qualche giorno fa e che è stata innovativa ai tempi, ma ora ha bisogno di modifiche.
Ad oggi, infatti, le persone transgender inglesi sono costrette a dover sopportare un lungo e complesso processo per dimostrare la propria identità di genere. Devono provare una diagnosi di disforia di genere e con almeno due anni vissuti all’interno del genere sessuale ‘scelto’.

Emma Watson, da sempre paladina dei diritti della comunità LGBT, ha deciso di metterci la faccia. Ha indossato una maglietta con sopra scritto ‘I diritti delle persone transgender sono diritti umani’.
Emma ha poi taggato associazioni LGBT come Stonewall, Mermaids, All About Trans e Gender Intelligence.
Se verrà riformato, il nuovo Gender Recognition Act non richiederebbe alcuna diagnosi medica per accettare l’identità delle persone transgender. Riconoscerebbe le identità non binarie e darebbe modo a tutte le persone trans il diritto di vivere il proprio e autentico “io” attraverso un processo decisamente più semplice e meno invasivo.
La ragione per cui è così importante che Emma – una femminista – abbia preso una posizione pubblica a sostegno della riforma è che non tutti sono a favore di essa.  Anche perchè i cambiamenti positivi messi in atto potrebbero salvare vite umane.

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