Il Comune di Udine revoca l'identità alias per le persone trans Cronaca

Il Comune di Udine revoca l’identità alias per le persone trans

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Il Comune di Udine revoca l’identità alias per le persone trans.

La rubrica di cronaca è dedicata alle notizie di attualità del mondo LGBTQI (Lesbian, Gay, Bisex, Transex, Queer, Intersex).
Le notizie di cronaca sono organizzate per macro categorie che sono:
La nera è il resoconto degli avvenimenti che turbano la regolare convivenza civile (omicidi, rapine, furti, violenze, suicidi, ecc.).

insomma noi non siamo d’accordo con l’assessore di Udine e speriamo che le cose possano cambiare e anche in fretta per seguire il mondo!

La Giunta Fontanini del Comune di Udine ha revocato, all’unanimità, l’istituto dell’identità “alias”per i dipendenti e le dipendenti comunali transgender nella fase di transizione verso il cambio di sesso.
L’assessore a Istruzione e Pari Opportunità Elisa Asia Battaglia (Lega) ha confermato all’agenzia Ansa che è stato revocato quanto previsto dalla delibera della precedente Giunta. In quest’ulitma si stabiliva la possibilità di un’identità ‘alias’ per dipendenti comunali e pubblici in fase di transizione.

La decisione è stata motivata dal fatto che “l’istituto dell’alias non è in sintonia con le linee programmatiche e politiche dell’attuale amministrazione. Inoltre è stato fatto per snellire e sburocratizzare la macchina comunale, visto che l’istituto non era mai stato utilizzato”. Durissima la risposta del Presidente di Arcigay Friuli, Nacho Quintana Vergara che ha detto: “le azioni della giunta Fontanini sono chiaramente, come esprime l’assessora Battaglia, di indirizzo ideologico. Non hanno nessun’altra giustificazione che l’imposizione di un solo modello, tanto di essere donna come di essere famiglia. Questo però non rispecchia la realtà sociale e lascia senza tutele e riconoscimento tutta una parte della popolazione cittadina“.

E ha proseguito: “le persone trans esistono e continueranno ad esistere, sebbene la Giunta voglia negarle. Lo stesso vale per le famiglie non composte da un papà e una mamma. Queste politiche sono omofobia e transfobia istituzionali e l’assessora Battaglia dovrebbe vergognarsi di occupare un incarico per la parità quando per parità intende discriminazione“.
Infine, il presidente dell’Arcigay Friuli ha ricordato che nei giorni scorsi, con una lettera firmata da molte donne di Udine e inviata alla stampa locale “era stata già chiesta la destituzione dell’assessore Battaglia“.

Il Comune di Udine revoca l'identità alias per le persone trans

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