Birra...hot! Storie erotiche

Birra…hot!

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Birra...hot!Era già passato un anno da quando io e Massimo eravamo stati all’Oktoberfest. Un’esperienza incredibile di cui avevo solo ricordi belli, seppur offuscati dalla birra. Ricordavo benissimo e con gioia però il paio di tette enormi di una tedesca che serviva birra sotto al tendone e poi si concedeva dopo l’orario di lavoro.
Ma quell’anno niente tette. Visti i recenti avvenimenti che hanno colpito tutto il mondo, l’evento è stato rimandato al prossimo anno…ma se non potevamo avere le tette almeno avremmo avuto la birra!

Ci organizzammo infatti per passare una serata in un pub del centro e dopo la seconda pinta già avevo la testa leggera.
Ste’, guarda che quelle ci guardano!
See ci guardano. Sei tu che ci vedi doppio .
Ti dico che ci guardano…
Vista l’insistenza di Massimo mi girai a guardare nella direzione che indicava. Effettivamente ci stavano guardando.
Due ragazze al bancone ci sorridevano ridacchiando. Erano poco vestite e con due poppe da sogno.
Che facciamo? – chiese il mio amico.
E che vuoi fare? Offriamo!

Ci alzammo raggiungendo il bancone con più difficoltà di quanto immaginassi.
Ciao – salutai – Il mio amico vorrebbe offrire un giro se non vi offendete!
Come si dice? Mai rifiutare – disse una delle due alzando il bicchiere vuoto in un brindisi con l’aria.
Mezz’ora dopo eravamo ad un tavolo tutti insieme. Per fortuna Patrizia e Milena non erano solo due belle ragazze, ma anche simpatiche.

Patrizia lavorava in un negozio di profumi, ma restammo sorpresi quando Milena ci disse di essere la commessa di un sexy shop.
Quindi tutti i giorni hai i cazzi tuoi? – chiese Massimo ridendo.
Questa non l’avevo mai sentita – rispose Milena.
Davvero?
Solo un milione di volte – rise tracannando un altro sorso di birra. – Ma non è male, ho anche gli sconti sui prodotti. E i miei amici non vedono l’ora di compiere gli anni per ricevere i miei regali!
Ridemmo tutti.

Non hai regali per noi? – chiesi.
Come no! Ho regali per tutti. Ma li tengo a casa, se li volete ci dovete accompagnare…
Massimo mi guardò con gli occhi lucidi. Ci bastò uno sguardo per capire come sarebbe andata la serata.
Uscimmo e raggiungemmo l’appartamento a piedi.
Non appena entrati Milena ci disse di metterci comodi e scomparve in cucina insieme alla sua amica.
Tornarono poco dopo offrendoci altre due birre e chiedendoci di scusarle ancora per qualche minuto.
Ste’? Queste mi sa che son proprio porche – commentò Massimo una volta soli.
Meglio, così festeggiamo l’Oktoberfest alla nostra maniera!

Birra...hot!Scusate il ritardo – Patrizia e Milena ricomparvero indossando una lingerie sexy che metteva in risalto i seni enormi. Mi eccitai all’istante. Sentivo Massimo che respirava pesante accanto a me e capii che anche a lui la vista di quei due corpi stava facendo andare il sangue al cazzo.
Vi ho promesso dei regalini, ed eccomi qui!
Milena rovesciò a terra una borsa di oggetti e ci si mise a frugare in mezzo sedendosi a terra.
Erano tutti articoli provenienti dal negozio dove lavorava.

Questo è per te – disse passandomi un vibratoreE questo per Massimo… un plug anale, va molto di moda quest’anno!
Massimo guardò il suo regalo come fosse un pezzo di manifattura aliena.
E che ci faccio con un plug anale? – chiese.
Beh, me lo metti nel culo!
Milena si sfilò velocemente le mutandine di pizzo nero mettendosi a quattro zampe e offrendo il sedere al mio amico che rimase a fissarla tra le natiche con il plug in mano.

Mi sa che qui serve aiuto – intervenne Patrizia.
La ragazza frugò tra gli oggetti a terra e prese una confezione di igienizzante cospargendo il sex toy. Poi fu la volta di un flacone di lubrificante con il quale massaggiò il buco di Milena.
Ecco qui, ora è tutto pronto – poi prese la mano di Massimo accompagnandola al culo della sua amica. Il plug quasi non fece resistenza scivolando dentro Milena che lo accolse con un sospiro di piacere.
Dopo la birra ci vuole proprio – disse voltandosi sorridente con il giocattolo ben stretto tra le chiappe.
Io stavo per scoppiare dalla voglia ma prima che potessi tirarlo fuori Patrizia mi si avvicinò lasciando cadere anche le sue mutandine.

E il tuo regalo? Vuoi usarlo per te? – chiese appoggiandomi un piede sulla coscia e scoprendo la fica davanti a me.
Iniziai ad accarezzarla con il vibratore, piano piano, stuzzicando la sua eccitazione. E anche la mia. Avrei voluto scoparla subito ma volevo fargli sudare un po’ il mio cazzo.
Quando entrai con il vibratore fu scossa da un piccolo brivido che fece colare il suo umore lungo il mio braccio.
La feci coricare sul divano continuando a giocare con il vibratore dentro di lei. Patrizia si stava scaldando velocemente e presa dall’eccitazione iniziò ad armeggiare con la cintura dei miei pantaloni fino a tirarmelo fuori.
Birra...hot!

Lo assaggiò piano, con calma e delicatezza. Prima solo la punta, poi facendoselo sparire in bocca e regalandogli colpi di lingua straordinari. Più lei affondava le labbra sul mio cazzo più io spingevo il vibratore dentro di lei.
Andammo avanti in quella maniera per diversi minuti affondando uno nel corpo dell’altra. Le sue tette sobbalzavano piano con un movimento quasi ipnotico.

Massimo intanto era sul tappeto che scopriva la vagina di Milena a colpi di lingua che la facevano gemere.
Ero preso dal lavoro di bocca di Patrizia che quasi sussultai quando Massimo mi mise una mano sulla spalla.
Ste’? Questa l’ho già assaggiata, fammi sentire l’altra – disse pulendosi la bocca con il dorso della mano.
Feci come voleva. Lo lasciai alle attenzioni di Patrizia e mi dedicai a Milena.

La ragazza era rimasta a terra e quando mi avvicinai, completamente nudo ed eccitato, quasi mi saltò addosso. Io rimasi in ginocchio, lei in piedi ad offrirmi la fica da leccare dove poco prima aveva già lavorato Massimo.
Mentre la stuzzicavo in mezzo alle gambe lei prese a giocare con il mio uccello accarezzandolo con un piede.
Mi faceva impazzire quel gioco. I miei sensi erano esaltati dal sesso e dalla birra e tutta la stanza scomparve in un vortice di piacere.
Mi alzai costringendo lei a inginocchiarsi per ricambiare il favore. Le tenevo ferma la testa mentre lo affondavo tra le sue labbra. Più spingevo più lei apriva la bocca, insaziabile. La saliva le scivolava lungo il collo ma non provò mai a tirarsi indietro.

Sazio della sua bocca mi avventai su di lei indossando il preservativo e strappandole il plug dal culo per sostituirlo col cazzo. Quasi gridò di piacere quando le fui tutto dentro. Massimo eccitato dalla scena fece lo stesso con Patrizia e iniziammo a scopare quasi con lo stesso ritmo.
Vengo – gridai.
Ma Milena mi fece uscire per inginocchiarsi davanti a me. Le riempii le tettone al punto che quasi non si vedevano più. Un istante dopo anche Massimo corse a esplodere il suo orgasmo sulle tette di Milena.
Evviva l’Oktoberfest!

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