Antistress - Storie Erotiche de Il Piccole Magazine.it Storie erotiche

Antistress

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Antistress - Storie Erotiche de Il Piccole Magazine.itFa ancora molto caldo in ufficio. Quasi tutti i miei colleghi sono tornati dalle ferie e, forse sono io, ma mi sembra di trovare solo clienti nervosi e insoddisfatti.
Non so come sopravvivere ai prossimi giorni prima del fine settimana.
Ho voglia di staccare, di rilassarmi e dimenticare tutto. Ma come? Chiedere qualche giorno di ferie è impensabile. Potrei prendere un permesso e fuggire per qualche ora. Ma per andare dove? I miei amici sono a lavorare o con le compagne, e io sono l’unico single del gruppo. In queste occasioni mi trovo sempre spiazzato e frustrato.
L’orologio sulla scrivania segna finalmente le 17. Spengo tutto e me ne vado.

La città oggi mi sembra più asfissiante e deserta che mai mentre rientro a casa. Faccio la solita strada con la bicicletta ma la quasi assenza di traffico permette di guardarmi attorno con maggiore tranquillità.
Sono a metà strada quando un’insegna al neon davvero pacchiana attira la mia attenzione: MIRAGE – centro estetico e massaggi.
Forse è sempre stata lì, ma io la noto solo ora. Ci penso per qualche secondo, rallentando.
Non sono certo uno che frequenta centri estetici o che si concede massaggi, ma ne avevo provato uno in un villaggio vacanze in Messico qualche anno fa con la mia ex. Ricordo con piacere la sensazione di leggerezza che mi aveva accompagnato una volta finito il trattamento.

Attraverso la strada e lego la bicicletta ad un lampione davanti al negozio. Quando entro, un profumo di incenso e fiori mi salta subito alle narici. Sono sudato e un po’ a disagio in quell’ambiente pulito e fresco.
Ti posso aiutare?
Lei è bellissima. Dietro al bancone mi sorride con i suoi occhi scuri. La pelle è bruna e soda, i capelli nerissimi e lunghi fino alla vita.
Vorrei… vorrei fare un massaggio – dico quasi imbarazzato.
Lei sorride ancora.
Certamente. Quale tipo ti interessa?
Mi indica un cartellone dove sono elencati una decina di massaggi dai nomi esotici, ma l’occhio mi cade su quello erotico. E lei se ne accorge.
La guardo un po’ imbarazzato e lei sorride ancora.
Ho capito. Vieni con me. Mi chiamo Viviana!– Si presenta avviandosi per un corridoio alle sue spalle. La seguo fino ad una cabina dov’è sistemato un lettino professionale.

Antistress - Storie Erotiche de Il Piccole Magazine.itMa non è quello che attira la mia attenzione. Su un mobiletto discretamente sistemato da un lato campeggiano diversi oli per massaggi alternati a sex toys di ogni tipo. Sono sorpreso ma anche curioso.
Viviana mi invita a spogliarmi. Sento il suo sguardo sulla pelle mentre tolgo la camicia e i pantaloni. Lei ride.
Anche quelle – dice indicando le mie mutande. Un po’ d’imbarazzo e rimango completamente nudo davanti a lei. Mi guarda per un attimo facendomi sentire come un articolo in vendita, poi mi fa sdraiare sul lettino a pancia in giù.
La sento armeggiare con l’accendino e sbircio i suoi movimenti. Accende delle candele che riempiono l’aria di un profumo delicato e fresco.
Si massaggia le mani con l’igienizzante, poi si avvicina con un flacone di olio per massaggi.

Mi invita a rilassarmi e io mi lascio andare al suo tocco. Le sue mani piccole e fresche mi fanno quasi sussultare al contatto con la mia pelle accaldata.
Inizia dal polpaccio. Lo accarezza gentilmente, poi inizia ad approfondire il massaggio svelando una forza che il suo corpo esile non dimostra. I muscoli si lasciano andare nelle sue mani, mentre piano piano comincia a risalire lungo la gamba fino ad arrivare a sfiorare i glutei.
Mi massaggia a lungo le cosce, impastando i miei muscoli come fossero una massa di pane.
Poi, senza preavviso, si stacca e ricomincia sull’altro polpaccio. Questa volta si muove con maggior sicurezza.

Quando si sposta sulla mia schiena sono scosso da un piccolo brivido di piacere. L’olio per massaggi le permette di scivolare dolcemente tra i muscoli, di stringerli tra le dita e ammorbidirli. Si dedica a lungo alle spalle e al collo obbligandomi ad emettere qualche sospiro di piacere.
Poi raggiunge i glutei. Gioca con le sfere dei muscoli allargandoli appena. Sento l’aria fresca che mi accarezza proprio in mezzo dandomi piacere.
Va avanti per alcuni minuti poi mi sussurra all’orecchio di voltarmi. Faccio come chiede e l’imbarazzo mi assale. Il mio uccello ha reagito alle sue mani e ora svetta arrogante e voglioso.

Mi volto verso di lei per chiedere scusa e la vedo. Indossa una lingerie sexy da far girare la testa. Il seno sodo è sorretto da un balconcino nero e rosso di pizzo che abbraccia la sua pelle bruna. Non posso fare a meno di guardare in basso e scopro che le mutandine del completo nascondono qualcosa che non mi aspettavo.

Antistress - Storie Erotiche de Il Piccole Magazine.itPenso di chiudere qui la faccenda, ma il mio pene pulsa gridando le sue ragioni. Non sono mai stato con una trans ma la situazione è così eccitante che mi rimetto sul lettino, curioso.
Le mani di Viviana sfiorano i miei testicoli. Mi accarezza l’addome e poi sale al petto. Le sue dita fredde sfiorano i miei capezzoli facendomi impazzire.
Si sistema sopra di me e lascia scivolare le sue dita sul mio petto, sull’addome, sempre più giù. Sento i suoi seni che si appoggiano al mio viso. E non capisco più nulla. Apro la bocca e bacio quella pelle profumata. La sento ridere, soddisfatta.

Mi metto a sedere e la avvicino a me mettendola tra le mie gambe. Il mio pene si appoggia al suo addome piatto e i suoi seni sul mio petto. La bacio accarezzandole le natiche. Lei mi lascia fare strofinandosi sul mio cazzo ormai completamente duro e pulsante.
Poi si china e in un attimo il mio membro sparisce nella sua bocca. Quasi urlo quando, accarezzandole la nuca, la aiuto in quel lavoro celestiale. Ansimo e lei capisce che non posso resistere a lungo.
Prende un preservativo infilandomelo con delicatezza poi lascia scivolare le sue mutandine mostrandomi il suo uccello stretto in un anello fallico. Si accarezza piano tra le natiche mentre con il lubrificante si massaggia piano l’ano.

Mi fa sdraiare e mi sale sopra sedendosi su di me e lasciandomi entrare dentro di lei.
Inizia a muoversi. Il suo pene eccitato sale e scende davanti ai miei occhi. Sono completamente in suo possesso, ipnotizzato da quel movimento e dal piacere che mi suscita. I seni sono usciti dalla lingerie e si muovono piano seguendo i movimenti del suo corpo. Si accarezza, si masturba, senza mai perdere il ritmo.
Riesco solo a guardarla estasiato, finché non la sento rantolare e il suo sperma esplode sul mio petto.
Non ho nemmeno il tempo di pensare che i muscoli si contraggono e riempio il preservativo con il mio piacere.
Domani mi aspetta un’altra giornata in ufficio, non vedo l’ora…

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