Due tra le più acerrime nemiche furono Caterina di Braganza, principessa del Portogallo, e Lady Barbara Castlemaine; la prima, moglie e la seconda l’amante di re Carlo II d’Inghilterra.
Caterina di Braganza era giunta a Portsmouth nel maggio del 1662 per sposare il monarca inglese;
non era una gran bellezza, era una brunetta minuta dai denti sporgenti ed era cattolica, ma era stata scelta per la ricca dote che portava con sé: la cessione di Tangeri e Bombay, che avrebbe aperto le porte dell’India alla penetrazione britannica.
Caterina aveva un carattere ferreo ed aveva promesso alla madre che mai avrebbe tollerato alla propria corte la famigerata amante di Carlo, Lady Barbara Castlemaine.
Questa tradiva apertamente l’amante, depredava il tesoro reale ed aveva dato diversi figli al re.
Lady Barbara era bellissima, mentre Caterina all’apparenza non aveva nulla che potesse renderla in grado di far dimenticare al re la passione nei confronti della contessa di Castlemaine, la più bella donna dell’epoca.
Quando Carlo la vide per la prima volta disse:”ho pensato che invece di una donna mi avessero portato un pipistrello”, per via della pettinatura di moda in Portogallo, dove i capelli erano arricciati, tirati orizzontalmente sopra le orecchie e poi lasciati cadere sulle spalle come salcicce.
Le sofferenze per Caterina cominciarono subito, perché il re, impegnato con Lady Barbara, all’epoca in cinta,la fece attendere sei giorni al porto di Portsmouth prima di raggiungerla.
Anche la guerra tra le due cominciò subito: il giorno del matrimonio, per dispetto, Lady Barbara ordinò che la sua biancheria intima fosse lavata e stesa ad asciugare nel parco del palazzo, in modo che tutti gli ospiti potessero vederla.
Immediatamente Caterina si innamorò perdutamente del marito, alto, scuro di carnagione e spavaldo, e Carlo, gran amatore, affermò spesso di essere soddisfatto della moglie.
Certo, Caterina timida e casta doveva combattere con una rivale focosa che offriva al re ben altro.
Carlo aveva promesso, per farsi perdonare del matrimonio, a Lady Castlemaine di nominarla dama di camera della regina, la qual cosa avrebbe sconvolto Caterina, perché la carica dava accesso ad ogni intimità reale ed avrebbe rafforzato la posizione dell’amante in una corte alla quale era invisa.
Due mesi dopo le nozze reali, Lady Barbara diede alla luce un secondo figlio e Carlo decise di presentarla ufficialmente e pubblicamente a Caterina.
Quando le due vennero presentate, Caterina si alzò sorridente e le tese la mano, ma immediatamente dopo ebbe una reazione sorprendente: sbiancò e si lasciò cadere sulla sedia palesemente sconvolta, mentre le lacrime le riempivano gli occhi.
Poi, improvvisamente, le uscì sangue dal naso e cadde a terra svenuta; venne subito portata nella stanza accanto, ma Carlo non la seguì, interpretando lo svenimento come una sfida ed infuriato riaccompagnò l’amante alla carrozza.
Quando poi la rimproverò per il suo comportamento, Caterina si mostrò intransigente e non certamente pentita.
Allora, Carlo si vendicò rimandando a Lisbona i monaci e le dame portoghesi che facevano parte del seguito della moglie, molte delle quali erano amiche di infanzia.
Non solo, ma isolò ulteriormente Caterina ignorandola completamente e trascorrendo le notti divertendosi in compagnia degli amici .
Fu allora che, il fedele Lord Cancelliere, Edward Claredon, pregò Carlo di lasciare Lady Castlemaine e salvare il suo matrimonio da quell’amante malvista dall’intera corte e dai sudditi.
Re Carlo difese l’amante e sostenne che non aveva alcuna intenzione di “rendersi ridicolo agli occhi del mondo” perdendo la battaglia con la nuova moglie, sotto gli occhi di tutti.
Saputa la risposta di Carlo, Caterina rispose così: “L’insistenza del re non può che provenire dall’odio nei miei confronti, dal momento che desidera espormi al disprezzo della corte e del mondo. Ma se io mi sottoporrò a un tale affronto, tutti riterranno che lo abbia meritato. No, prima di accettare una cosa simile salirò a bordo della prima imbarcazione che mi capiti sotto mano e mi farò riportare a Lisbona”.
Testardamente, Carlo presentò alla moglie un elenco di dame perché le approvasse come candidate al prestigioso ruolo di “dama di camera della regina” ed in cima alla lista c’era il nome di Lady Barbara Castlemaine; altrettanto testardamente, Caterina cancellò l’odiato nome e minacciò nuovamente il ritorno in Portogallo.
A questo punto, il re trasferì l’amante in un appartamento sopra al suo, con una scala segreta.
Carlo a tavola prendeva posto accanto a Lady Barbara, ridendo e scherzando con lei, senza rivolgere la parola alla regina che sedeva in silenzio; inoltre nessuno voleva essere visto conversare con Caterina per paura di irritare il re e la sua amante.
Alla fine, Caterina crollò, lontana da casa e da ogni affetto, non riuscì più a sopportare l’isolamento; si scusò con Carlo e accettò che la sua amante entrasse nella cerchia ristretta delle proprie dame di compagnia.
Riconoscente, Carlo divenne un marito premuroso; il rispetto nei confronti di Caterina si trasformò in amicizia ed infine in una sorta di amore.
Per altro, Caterina ubbidendogli senza lagnarsi ebbe talvolta occasione di togliersi delle soddisfazioni e le nemiche di ieri si ritrovarono alleate per il domani.
Ironia della sorte, quando nel 1663, Caterina si ammalò gravemente e pareva prossima alla morte, Lady Barbara sperava assolutamente nella sua guarigione, perché se la regina fosse morta, Carlo avrebbe sposato Frances Stuart, una bella nobildonna di soli sedici anni, che aveva suscitato la libidine del re ma aveva rifiutato di andare a letto con lui.
Pertanto, qualora avesse potuto soddisfare la propria passione, Carlo non avrebbe più avuto alcun bisogno della sua bisbetica amante, verso la quale gli impeti si stavano spegnendo.
Analogamente, nel 1670, le amanti di Carlo, che nel frattempo si era fatto un vero harem, diedero il proprio appoggio a Caterina, la cui posizione di regina era minacciata dalla sua sterilità.
Senza indugio le amanti reali insistettero perché la regina, sterile ed impotente, restasse al proprio posto: una nuova sovrana avrebbe certamente allontanato la loro posizione.
Così, Carlo blocco la legge che gli consentiva di divorziare dalla regina a causa della sterilità e sposare una donna fertile.
Nella circostanza Carlo affermò che : “era una malvagità rendere miserevole una povera donna soltanto perché era sua moglie e non gli aveva partorito dei figli, cosa di cui non aveva colpa”.
Carlo fu un gran “signore” e Caterina vinse la sua ultima definitiva battaglia: Lady Barbara finirà poi cacciata dalla corte e Caterina ritornò in Portogallo solo quando rimase vedova.
acerrime nemiche è un articolo che si trova nella rubrica il piacere attraverso la storia.
acerrime nemiche parla della lotta tra la moglie e l’amante di Re Carlo II d’inghilterra.
acerrime nemiche è edito da il piccole magazine by piccoletrasgressioni
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