
Si è svolta a Torino sabato 18 ottobre, la Torino March, marcia liberazione in memoria delle persone vittime di transfobia. Partita da piazza Arbarello, proseguita per corso Siccardi, via Cernaia, via Pietro Micca, piazza Castello, via Po e lungo via Carlo Alberto per terminare in piazza Carlo Alberto con gli interventi conclusivi degli esponenti delle associazioni che hanno aderito con il coordinamento del Torino Pride.
Il Coordinamento Torino Pride è un’associazione di associazioni Lgbt & friendly con una lunga storia che si occupa di sensibilizzazione e informazione a favore di una società più accogliente e meno discriminante, favorendo il superamento di stereotipi e pregiudizi, una società più inclusiva per le persone LGBTQI e non solo. Sono molte le attività svolte durante l’anno.
Tutti riuniti in corteo con lo slogan “Autodeterminatə” e per ribadire, com’è giusto che sia, che sul corpo e sulla vita delle persone trans decidono solo le persone trans, e “una denuncia per la continua ferocia politica e ideologica che si abbatte sui corpi delle persone marginalizzate”, spiegano alcuni esponenti del Torino Pride e aggiungono: “Le persone trans subiscono, ancora oggi, una pesante discriminazione dovuta a una società fortemente trans-escludente e transfobica. Discriminazioni e aggressioni che possono avere esiti fatali: nel solo 2023 sono morte 308 persone trans, assassinate per la loro identità”.
Il manifesto: “Non scegliamo di nascere trans*, scegliamo di vivere una vita trans*. Marciamo per affermare la nostra autodeterminazione, per decidere delle nostre vite e delle nostre identità. Critichiamo la retorica dei “corpi sbagliati” e i concetti di passing e di genere binario. Rivendichiamo le non conformità e la scelta autonoma di medicalizzare o no i nostri corpi. Marciamo per essere noi a raccontare le nostre storie, per riprenderci gli spazi e per rendere visibile la nostra gioia. Ogni giorno costruiamo, disfiamo e rifacciamo il genere nella sua moltitudine. Marciamo nonostante l’odio e le aggressioni, perché pretendiamo che le nostre vite trans* siano rispettate nella scuola, nel lavoro, nella sanità. Marciamo come persone trans* e alleate, portando con noi le 308 persone che nel 2023 sono morte, vittime di transfobia, e tutte le persone per cui ancora non è sicuro fare coming out. Il 18 novembre, in occasione del Transgender Day of Remembrance, scendiamo in strada per lottare contro una violenza sistemica che uccide ogni giorno. Marciamo insieme autodeterminatə”.
Con il coordinamento del Torino Pride insieme a tutte le associazioni aderenti e il patrocinio del comune e della città metropolitana di Torino la marcia celebra il Transgender Day of Remembrance (TDoR), giornata della memoria e del ricordo per le persone transgender che ricorre il 20 novembre di ogni anno, nato a San Francisco nel 1999, in occasione della veglia in ricordo dell’omicidio di Rita Hester, ennesima persona trans uccisa negli USA un anno prima. Da allora la data del 20 novembre è una data rappresentativa per l’intera comunità LGBTQIA+ nel mondo, un’occasione per riportare lo sguardo dei media e della società sulle persone trans spesso invisibili al mondo.
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