A San Valentino, sii birichino! Storie erotiche

A San Valentino, sii birichino!

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Mi dispiace. Lo sapevi benissimo e te lo avevo già detto altre volte che non mi piacciono queste sorprese, ma tu te ne freghi. Queste cose mi lasciano sempre perplessa perché non hai il diritto di credere che io sia come mia cugina. Specialmente per il fatto che hai avuto una storia con lei, che rispetto, ma io non sono lei e il fatto che tu ti sia fatto un’idea di questo tipo mi fa arrabbiare ancora di più. Quello che veramente non sopporto è che hai avuto anche il coraggio di rifarti vivo con lei mandandole i messaggi per chiedere consiglio...”.

“Ma se non mi fai spiegare, come pretendi che io possa…”
“No, io non ti faccio spiegare un bel niente. Mia cugina non sono io. Lei incontra chi le pare e non le voglio nemmeno parlare per questo, ma tu che hai avuto una storia con lei, nel momento stesso in cui ci siamo conosciuti e ti avevo detto di chiudere, l’hai contattata per chiedere consiglio su un vibratore? Ma per chi mi hai presa! Potevi chiedere a qualche amico.”
“Ho chiesto a lei solo perché volevo farti un regalo divertente e che magari mettesse un po’ di pepe nella nostra storia, che è importante…insomma, non prendertela così.”

“Bene, allora lo hai fatto consapevolmente, sapendo che mi sarei arrabbiata, visto che lo hai fatto di nascosto…perché non me lo hai chiesto prima?”
“Perché ti saresti arrabbiata per nulla.”
“Bene, hai preso una decisione da solo sapendo che mi sarei arrabbiata?”
“Ma dai, perché ti stai vestendo?”
“Perché questa bellissima serata di San Valentino ormai è rovinata e mentre tu potevi comperarmi un regalo normale, una borsetta, un paio di scarpe, vai a comperare un vibratore e in più ti scambi i messaggi con quella mangiauomini di mia cugina? Allora io ora mi vesto, esco e me ne vado da mia sorella, così tu rimani qui solo come un cretino a riflettere su quello che hai fatto e poi ci sentiamo tra un paio di giorni, quando mi sarà passata, ok?”

A San Valentino, sii birichino!Sul momento rimasi perplesso, con il vibratore in mano e mi scappò anche da ridere.
Osservai in silenzio la mia fidanzata, in procinto di uscire dalla porta senza guardarmi e il più in fretta possibile, in attesa di cercare di percepire la sua arrabbiatura calibrandola in base alla forza con cui avrebbe sbattuto la porta.

SBAMMM!!!

Sì, era proprio infuriata.

Dal canto mio, non potevo darle torto.
La mia fidanzata era una ragazza “per bene”, nel vero senso della parola.
Mi sono sistemato con lei perché aveva un modo di porsi molto forte, uno stile molto aggressivo e il fatto che non finimmo subito a letto fu qualcosa di estremamente eccitante e che mi fece innamorare di lei.
Mora, capelli lunghi e ricci, una quarta di seno, alta 172, un fisico molto curato in ogni dettaglio accompagnato da un abbigliamento molto sexy. Ha sempre indossato abiti molto avvolgenti che evidenziavano le sue curve e scollature che facevano girare la testa ad ogni uomo che incontrava.

Io immaginavo di tutto, fino a quando finì a letto con lei dove, precisa come la cura dei suoi dettagli nell’abbigliamento, mi disse che non amava i preliminari e che lei lo faceva solo alla posizione canonica…la più noiosa.
Ma, ahimè, ormai ero e sono innamorato.
E poi tira sempre in ballo la storia di sua cugina, che dovrebbe anche ringraziare visto che è lei che ci ha fatti conoscere.

Sua cugina era tutto il contrario: capelli riccissimi, rossi, occhi azzurri, uno stile quasi casual e, se non fosse stato per il suo viso bellissimo e un corpo slanciato e con un seno che rappresentava il marchio di fabbrica della famiglia, sarebbe stata capace di passare inosservata in mezzo a centinaia di persone.
Molto riservata, discretissima, posata nei modi di fare, sembrava quasi timida, ma sapeva trasformarsi in una tigre nel letto, non aveva limiti o tabù, anzi era molto curiosa e, cosa da non poco, pluriorgasmica.
Con sua cugina avevo avuto una storia durata due mesi, costellata di incontri divertentissimi.

Una sera, dopo averla riaccompagnata a casa dopo una cena di compleanno di amici comuni, mi invitò a salire in casa, cosa che mi sbalordì.
Non avrei mai immaginato che sapesse cambiare così drasticamente il modo di fare.
Da lì al letto il passo fu breve, ma lo fu molto di più la sorpresa di come si divertiva a provocare.
Aveva un vibratore, acquistato in un sexy shop vicino casa sua, uno di quelli classici rosa e lo teneva in bella vista in sala.

Mi misi subito a ridere, ma lei mi ricordo che mi disse:
Vuoi vedere come si usa?
Si spogliò completamente davanti a me e a rimasi a osservare uno spettacolo bellissimo.
Non mi fai compagnia?”
Così la accontentai e mi avvicinai, cominciando a usare quel vibratore infilandolo in ogni suo buco e ragazzi, era veramente bellissima per come godeva.
Quello fu solo il primo incontro di una lunga serie fatta di sesso, quello vero, quello dove una donna si sente dominata ma che sa anche dominare, dove non esistono i “no”, dove l’unico scopo è dare e ricevere il massimo del piacere, accompagnato da lunghi orgasmi.

Il fatto stesso che quando la cosa si scoprì e la mia fidanzata chiamò sua cugina per chiedere cosa stesse accadendo, la risposta fu:
“Se vuole divertirsi a scoparmi e si diverte con me, dovresti pensare tu a tenertelo stretto o perlomeno a farlo divertire come si deve. Sei fortunata, hai un uomo che scopa divinamente, ma a te non interessa, giusto?“, e questo non fece altro che far scoppiare un bomba in famiglia.

Mi alzai dal divano e andai in cucina, presi due uova dal frigorifero e le misi in padella…mi era passato pure l’appetito.
Sentii la suoneria del cellulare chiamarmi per avvisarmi che era arrivato un messaggio.
“Non voglio nemmeno immaginare cosa mi ha scritto”.
Andai verso il divano e presi il cellulare assieme al vibratore, che tra l’ altro avevo pagato anche bene, aveva un design molto raffinato e varie funzioni di vibrazione….sembrava un bellissimo e raffinato soprammobile.
Tornai a sedermi sulla penisola della cucina, appoggiai il vibratore e guardai lo schermo del cellulare che diceva “2”, ma io sapevo benissimo che erano due bombe di rabbia e rancore nei miei confronti.

Entrai su whatsapp e notai che erano due messaggi da due persone diverse.
Cliccai sopra quello della sorella della mia ragazza che cominciava con un “Ma che hai combinato? E’ infuriata e ha detto che…” il resto erano una trentina di righe che decisi di non leggere.
Risposi in automatico con un “ne parleremo“.

Tornai alla rubrica dei messaggi ed era lei, sua cugina:
Poi fammi sapere se ha gradito”.
Mi scappò da ridere, se solo avesse saputo.
Tolsi le uova dalla padella, versai un bicchiere di vino e mangiai controvoglia.
Istintivamente presi il cellulare, fotografai quel bellissimo sex toy e mandai la foto a sua cugina.

Mi rispose subito:
WOW!!!Fantastico, dove lo hai preso? Così me ne vado a comperare uno nuovo, il mio è da rottamare.
Risposi:
E’ un sexy shop bellissimo, tra l’altro hanno gli sconti se ne porti uno da rottamare, hanno anche il sito del sexy shop e puoi acquistare on line“.
Ancora meglio…e lei cosa ha detto?”
“Si è incazzata, mi ha fatto una sfuriata, è andata da mia sorella annunciando che sarei rimasto solo per il San Valentino…ci sentiremo tra qualche giorno se lo vorrà, boh!”
“Sei solo?”
“Si, certo.”

Mi chiamò immediatamente.
“Pronto?”
“Mai dai, si è incazzata veramente? E’ proprio una bigotta…”
“Già, poi ha tirato fuori il fatto che siamo finiti io e te a letto insieme e mi ha scoperto che ho chiesto consiglio a te per l’acquisto del vibratore. Preparati nel caso che…”
“Nel caso che cosa? Mi chiami? Che lo faccia pure, magari le spiego anche come si usa”.
“Ahahahahah, meno male Linda che almeno tu mi fai ridere.”
“Ma io sono stata molto chiara con lei, le ho anche consigliato di svegliarsi da quel punto di vista e le ho ricordato che il suo attuale fidanzato scopa divinamente e che lei dovrebbe approfittarne.”
“Lo so, lo so, c’ ero anche io quando hai detto così davanti a tutta la famiglia…notevole, ma si vede che non è servito.”
“Beh, io non dico mica le bugie. Mi ricordo benissimo il nostro sesso…fa-vo-lo-so”

“Eh già, davvero, tu invece che fai di bello questa sera?”
“Niente, me ne sto in casa sul divano e magari accendo il portatile, vado sul sito del sexy shop e guardo qualcosa di nuovo. Il vibratore che hai preso è bellissimo, mi piace un sacco e poi se rottamano l’usato mi conviene, il mio ormai è datato.”
“Si si, hanno tantissime cose interessanti.”
“Dai, non fare così, magari tra poco torna a casa…”

A San Valentino, sii birichino!In quel momento sentii il cell ricevere un altro messaggio e lo lessi.
Era la mia fidanzata che mi comunicava che “Non aspettarmi per un paio di giorni e non chiamarmi nemmeno”.
Mmm, no, credo visto che mi ha appena scritto che non tornerà per un paio di giorni e di non disturbarla.”
“Se non puoi disturbarla, puoi masturbarla”.
Ahahahaha no, nemmeno quello credo”.
“Secondo me non si masturba nemmeno da sola”.
“Una volta mi ha scoperto sotto la doccia col cazzo in mano intento a masturbarmi. Ha fatto un urlo che sembrava avesse visto un fantasma e ci ho messo 2 ore per calmarla perché continuava a dire “che schifo, che schifo”.
“Ahahahahah, l’avrai scandalizzata….io mi ricordo benissimo di quando ti sei masturbato davanti a me, mentre io usavo il vibratore, eri molto eccitante..!”

In quel momento percepii subito un sussulto nei pantaloni e il cuore che cominciava a pompare il sangue verso il basso, il tutto insieme a una serie di flash dei momenti di sesso passati insieme… sembrava di osservare foto hot in uno studio fotografico.
“Beh, mi fa molto piacere, stavo poi assistendo ad uno spettacolo bellissimo davanti a una donna estremamente affascinante”.
“Affascinante solo per chi non è impotente”.
“Ahahahaahah, vero, mi hai attaccato il gioco delle rime. Anche io ogni tanto faccio rime senza senso.”
“Senza senso, ma ti penso”.
“Ahhahahaha ecco, per l’ appunto. Grazie comunque per la chiacchierata e per le rime, ovviamente.”

“Ne ho un’ altra niente male. Vuoi sentirla?”
“A San Valentino, sii birichino!”
“Ahahahaha bravissima.”
“Puoi cogliere l’attimo se vuoi.”
“In che senso?”
“Sei sempre stato un uomo affascinate e sai scopare divinamente ma i messaggi subliminali non li hai mai colti, tipico degli uomini.”
“Beh, allora spiegati meglio.”

“Beh, hai due opzioni davanti a te:
1) Puoi restartene in casa a osservare quel vibratore, pensando alla tua fidanzata, sempre se rimarrà tale, per i prossimo, boh, mmm diciamo dai 3 ai 10 giorni, per poi aspettarla a casa da bravo uomo senza sapere cosa poi deciderà e senza poter dire la tua.”
“Oppure?”
“Puoi venire da me e magari portare quel vibratore bellissimo e magari farmelo provare, in modo che poi possa scegliere ancora meglio per acquistarne uno.”

Il cazzo ormai stava scoppiando nei pantaloni.
“Lo sai che se poi vengo lì succede un altro casino se ci scoprono ancora”.
“Uuuuhh, che paura…A San Valentino, sii birichino”.
“Mi piace molto la seconda offerta.”
“Bacio. Ti aspetto”.

Osservai il cellulare e sorrisi. Mi sa che stavolta aveva ragione.
Dopotutto non potevo di certo starmene lì in attesa di un diluvio universale o di un perdono divino per qualcosa che non avevo commesso e in attesa di una scelta ipotetica di una fidanzata che tanto dal punto di vista sessuale non era nemmeno divertente.

Quando arrivai da lei, suonai direttamente il campanello.
Era da un pochino di tempo che non ci vedevamo perché per calmare le acque avevo fatto la scelta di non vederla mai più, nemmeno come amica, ma fu qualcosa di estremamente eccitante.
“Ciao birichino, Buon San Valentino” disse dandomi un bacino sulla guancia. “Vedo che hai preso anche…”
“Si, la bottiglia di vino, è un Valpolicella Superiore…”.
“No, io mi riferivo al vibratore ahaahahhah.”
“Ahahahaah già, preso!”.
“Mettilo lì sul tavolo, la bottiglia puoi metterla nel decanter che trovi qui dietro”.
Aprii la bottiglia e passai dietro di lei.

Consapevolmente lei si chinò per rendermi più stretto il passaggio e strusciò il suo bellissimo culetto sul mio pacco.
“Ah, vedo che sei sempre tu…non è cambiato nulla…ahahaha”.
Mi chinai e presi il decanter e le guardai il culo dal basso, mai forma più perfetta vista al mondo. Avrebbero dovuto inserirlo come Ottava meraviglia nel mondo o perlomeno l’ Unesco avrebbe dovuto registrarlo come Patrimonio Dell’ Umanità.
Nel frattempo il mio cazzo cominciava a darmi fastidio perché purtroppo quando mi si sveglia, i pantaloni diventano sempre particolarmente stretti.
Versai il vino nel decanter.
“Bellissimo vibratore! Posso usarlo?”
“Si, tranquilla”.

Posai il calice di vino di fianco a lei, le scostai i capelli lunghi,ricci e rossi e le baciai il collo, cingendola con le mani da dietro e al tempo stesso facendole sentire quanto era duro.
Immediatamente il suo respiro si fece intenso e reclino il capo all’indietro cercando la mia bocca.
Le nostre lingue si incontrarono cercandosi vogliose, consapevoli di quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Indossava solamente una tutta aderente e non aveva biancheria intima sotto.

Infilai una mano sotto alla felpa alla ricerca del suo seno splendido e intravidi la sua pelle chiarissima.
L’altra mano scese dentro i pantaloni della tuta, percependo ogni centimetro della sua pelle depilata fino ad arrivare tra le sue cosce e cercando la clitoride da accarezzare delicatamente, per poi scendere alla ricerca di quel buco che la faceva tremare di piacere…era già bagnatissima.

A San Valentino, sii birichino!Chinandomi, le abbassai i pantaloni, che lei si tolse freneticamente, inarcando la schiena.
Le allargai da sotto le natiche e potevo ammira il succo che le inumidiva la figa e tutto intorno.
Mi avvicinai con la bocca e cominciai ad assaporare quel succo buonissimo, passando anche dolcemente la lingua sul buco del culo, mentre lei gemeva e si concentrava per togliersi anche la felpa.
Si girò verso di me e mi disse:
“Vieni birichino”.

Andò verso il tavolo, prese il vibratore, lo accese.
“Mettiti comodo”.
Andai sul divano e mi spogliai completamente davanti a quella visione.
“Guardami”.
Spalancò le gambe sul tavolo davanti a me cominciò a masturbarsi col quel vibratore bellissimo, godendo e gustandone centimetro per centimetro, mentre io mi masturbavo sul divano lentamente, osservando quella splendida visione di donna consapevole della parola SESSO.

Non resistetti e andai verso di lei, presi il vibratore e cominciai a muoverlo dolcemente e sempre più in profondità, mentre le nostre lingue si cercavano ancora senza tregua.
Tirai fuori il vibratore e mi chinai tra le sue gambe aperte.
La mia bocca si tuffò in quel piacere intenso del suo corpo, poi risalì quel che basta per incontrare la sua clitoride, che cominciai a massaggiare dolcemente con la lingua.
I suoi gemiti rimbombavano nella sala mentre mi teneva la testa ferma con una mano.
Cominciai a muoverla sempre più velocemente, battendo più deciso con la lingua sulla clitoride e subito dopo sentii un “Vengoooooo” giungermi, mentre tutto il corpo si rilassava.
Mettiti sul divano”.

Mi misi sul divano a gambe aperte, lei prese il vibratore e si mise inginocchio tra le mie gambe.
Sorridendomi, mi prese il cazzo in mano e, avidamente, se lo portò alla bocca, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi, sorridendomi e, mentre con una mano mi masturbava il cazzo succhiandolo vogliosa, con l’altra si masturbava e mi portava le dita alla bocca prima di cominciare a usare il vibratore senza mai smettere di succhiare.
Stavo scoppiando dalla voglia di scoparla e lei lo capì.
Mi montò sopra il divano e e sorridendomi, preso il mio cazzo infilandoselo dentro e scoppiando con un mugolio.
“Se vuoi fare piano...” le dissi.
No, lo voglio tutto dentro e subitoooo mmmmm”.

Salì sui piedi e cominciò a cavalcarmi, mentre il suo seno ballava davanti a me e mentre si divertiva a provocarmi succhiando il vibratore.
Non resistetti più e mi alzai.
La girai appoggiandola con la mani allo schienale del divano, le afferrai i fianchi e le infilai di nuovo il cazzo… in un attimo la sala era piena dei gemiti e del rimbombare dei colpi decisi che le assestavo tenendola per i fianchi.
Sentii il suo corpo tremare in pieno orgasmo.
“Dietro…dietro…ora dietro lo voglio”.

Passai le dita tra le sue gambe e inumidì il buchetto del culo, aiutandomi anche con la saliva ed entrai dentro di lei.
Mentre osservavo quello splendore di donna contorcersi per il piacere, la vidi voltarsi e sorridermi e la vidi portarsi il vibratore tra le gambe…doppio piacere in uno.
“Sto per venire anche io”.
Si sfilò subito, si inginocchiò davanti a me, reclinando la testa all’ indietro, aprendo la bocca, ritirando fuori la lingua e comincia a segarmelo sulla lingua… la cappella mi stava esplodendo per quanto era gonfia.
Quando cominciò a sentirlo pulsare, lo inghiotti, ricevendo tutto il mio piacere in quella bocca favolosa, intenta a gustarselo fino all’ultima goccia.
Si alzò e ci baciamo ancora unendo il gusto che io avevo di lei in bocca al mio che lei aveva e creando un mix perfetto di puro piacere e passione.

“Buon San Valentino, cara”.
“A San Valentino sii birichino”.
Scoppiammo a ridere entrambi e quella fu solo la prima di altre scopate che facemmo divertendoci in quei giorni.

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