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28 e 29 ottobre a Bologna: Manifestazione e assemblea nazionale degli Stati Genderali

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Mobilitazione nazionale con corteo il 28 ottobre e assemblea nazionale il 29 ottobre a Bologna.

 “Le nostre vite valgono. Unitə contro la violenza di Stato”, le realtà e le persone lgbtqiapk+ e disabili riunite negli Stati Genderali, invitano tuttə a scendere in piazza il 28 ottobre a Bologna in una mobilitazione nazionale contro gli attacchi di questo governo a tutte le persone che non rientrano nella loro idea di famiglia mamma-papà-bambino e di sessualità etero, monogama e morigerata. Dagli attacchi alle famiglie con due madri o due padri, alla propaganda “anti-gender”, questa violenza istituzionale legittima e fomenta le oppressioni che già subiamo nella vita di tutti i giorni, e si traduce sempre più spesso in violenza verbale e fisica.

Lesbiche, gay, bisessuali, trans e non binarie, queer, intersex, asessuali e aromantiche, pansessuali, poliamorose, kinky in piazza il 28 e il 29 ottobre a Bologna. Un’occasione per denunciare le oppressioni quotidiane ma anche per rivendicare capacità di immaginare e progettare una società più giusta per tuttə.

Dal comunicato:

“Abbiamo scritto, partendo da noi, dal basso, la legge che vogliamo sull’autodeterminazione di genere:  l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone trans e non binarie, intersex,  per la depsichiatrizzazione e depatologizzazione del percorso di autodeterminazione di genere, per l’accessibilità di questo percorso a  tutte le persone con o senza cittadinanza italiana  che vivono nel nostro territorio.  Perché non siamo  e non abbiamo bisogno di psicologi o di tribunali che decidano chi siamo. Pretendiamo questa legge non come una gentile concessione ma come  un atto di riparazione per le  violenze che le persone trans da decenni e secoli hanno vissuto sulla propria pelle, e per  quelle che continuano a vivere.

Stiamo lavorando a una riforma dal basso del diritto di famiglia, che include il matrimonio egualitario, il riconoscimento di forme di affettività e relazione altre rispetto alla coppia, il riconoscimento alla nascita dei figli di tuttə, la possibilità per tuttə di adottare e di accedere alla riproduzione assistita, e sostegni veri al lavoro di cura svolto nelle relazioni affettive di qualunque tipo. Vogliamo diritti sul lavoro, servizi pubblici, congedo di paternità obbligatorio, e strumenti giuridici nuovi per condividere in modo più allargato il lavoro di cura di cui chi più, chi meno, tuttə abbiamo bisogno (anziani, bambini, persone con disabilità, ma anche ognuno di noi). Le nostre istanze riguardano anche l’abitare, ormai diventato un lusso in moltissime città italiane e ancor di più per le persone discriminate per genere, per il colore della pelle, per la loro vita sessuale e sentimentale. Riguardano la scuola e l’università, il diritto a ricevere fin dai primi anni un’educazione libera da stereotipi di genere e macismo, a ricevere  informazioni adeguate sull’affettività, sulla sessualità, sull’identità di genere e sul consenso, ad avere accesso ai saperi critici nati nelle comunità oppresse. Riguardano i diritti sul lavoro connessi alle nostre situazioni affettive, alla nostra condizione di discriminazione, ma anche alla nostra condizione di persone sfruttate che pretendono migliori condizioni contrattuali e salariali. Le nostre rivendicazioni sono la risposta più efficace alla violenza di Stato che subiamo da questo governo fascista che nei nostri confronti ha una vera ossessione e che contro di noi agisce una autentica persecuzione. Da anni vengono cancellati, silenziati e stravolti progetti nelle scuole e nelle università con l’instillazione della paura sull’ ”ideologia gender” . Da anni.non si garantisce l’accesso all’aborto e alla contraccezione né alle donne né agli uomini trans e non binary consentendo a medici obiettori di lavorare nei reparti di ginecologia,  e permettono alle associazioni pro-life di entrare negli ospedali. I genitori single sono esclusi anche da quei miseri sostegni al reddito che hanno sostituito il reddito di cittadinanza. Lə figliə delle famiglie omogenitoriali vengono privatə del diritto ad avere entrambi i genitori riconosciuti dallo Stato”

Per info e adesioni, scrivere a lenostrevitevalgono.sg@gmail.com

LISTA ADESIONI IN AGGIORNAMENTO

Rivolta Pride (Bologna)

Palermo Pride

Torino Pride

Maleducat3 – Rete della Conoscenza (nazionale)

Arcigay Nazionale

Link Coordinamento Universitario (nazionale)

UdS (nazionale; Lombardia; campania)

Laboratorio Smaschieramenti (Bologna)

Love My Way (Firenze)

ARCI (nazionale)

Collettivo Marielle (Roma)

Rete Genitori Rainbow nazionale

Collettivo OUT* (Ferrara)

Brianza Oltre l’Arcobaleno

Rete Brianza Pride

Collettivo Transfemminista Taboo (Roma)

Collettivo LGBTQIA+ Prisma (Roma)

Antéros LGBTI Padova

AGEDO Bologna per l’Emilia

Hermes Academy – Taranto

Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto

Coordinamento Taranto Pride

Collettivo Artemisia (Venezia)

Assemblea Queer We Go – Lab. Morion Venezia

Laboratorio Crash

Plat – Piattaforma di intervento sociale

Glitchousing project

Ombre Rosse

Intersexioni

Pride Off Rimini

Collettivo di Fabbrica GKN

Libellula APS

Collettivo Queer Brianza

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